LA CARICA DEI SEICENTO

Anno 1854; nella guarnigione inglese di stanza in India, due cugini, il maggiore Geoffrey Vickers e il capitano Perry Vickers sono entrambi innamorati di Elsa Campbell figlia del loro colonnello. Lei è ufficialmente fidanzata con Geoffrey, ma in realtà ama Perry. Intanto soffiano venti di guerra. L'emiro Surat Khan privato di alcuni territori si vendica; assale un fortino inglese situato in una linea di confine, e fa strage di soldati, vecchi, donne e bambini. Poi fugge per evitare la rappresaglia e si allea con i Russi. Il massacro non è dimenticato dai lancieri del 27º reggimento; i comandanti meditano la rappresaglia e studiano il sistema che consenta agli inglesi di eliminare Surat Khan. L'occasione si presenta il 24 Ottobre 1854, quando in Crimea è ormai concentrata tutta la potenza militare europea; russi e turchi da una parte e l'alleanza anglo-francese dall'altra. A Balaklava, nei pressi di Sebastopoli, il presidio russo rappresenta la punta di diamante delle forze ussari, davvero invalicabile. Per scardinarle occorre un'azione di disturbo che infiacchisca il nemico per consentire poi al grosso dell'esercito alleato di fare piazza pulita. Per questa missione, al limite del suicidio, si offre, in segreto e contro la volontà del comando supremo, il maggiore Geoffrey, il quale, prima di partire, dispensa dall'azione suo cugino Perry; in tale modo gli salva la vita in nome di Elsa, da entrambi amata. All'insaputa dei superiori, sferra l'attacco di cavalleria al comando del 27º reggimento. Una carica senza precedenti; tutti rimangono uccisi ma la manovra apporta al nemico gravi perdite spianando agli alleati la strada per la vittoria.

Prendendo spunto dall'omonimo poema, (1854), di Alfred Lord Tennyson, Michael Curtiz ricostruisce la storia attraverso il mito, falsificando e non poco gli eventi reali, adattandoli in chiave romanzata molto virile, ad onore e gloria dell'esercito britannico. È un film epico militarista in cui l'eroismo dei soldati assume toni di oblio leggendario, persino giustificato e incoraggiato nella ricerca e sublimazione della vendetta. Guardandola da questo punto di vista l'opera, non fa una piega e in paragone al remake I Seicento di Balaklava (molto politicizzato) di Tony Richardson del '68, il lavoro risulta, pur nella sua´falsitą storica´, molto più affascinante e cinematograficamente godibile rispetto al successivo, al contrario proteso nella ricerca della verità dei fatti attraverso un'introspezione storica alquanto intellettuale e molto discutibile.

È il più epico tra i film avventurosi di Michael Curtiz, dove Errol Flynn (che indossa abiti della celebre Western Costume di Los Angeles) al suo secondo vero film (dopo Capitan Blood del '35 sempre di Curtiz) è nominato per acclamazione, eroe dello schermo hollywoodiano. La sequenza della carica dei Lancieri, non diretta da Curtiz ma da Reeves Eason, appartiene alla storia del cinema e definirla formidabile è poco. Del film, esiste anche un'orribile e deprimente versione colorizzata. Una tecnica nata negli anni ottanta; arrogante e scostumato vezzo (così come quello del ridoppiaggio per dare ai film un tono di dialogo moderno) che ha contribuito l'abbandono e in parte la distruzione di non poche pellicole in bianco e nero di grande valore.

La musica di Max Steiner, direttore musicale della Warner e "record man" (306 score in 36 anni) tra i compositori, è basata su uno sviluppo armonico di buona qualità. Il sottofondo ai dialoghi è poca cosa, tuttavia la pagina della carica, musicata con percussioni e fiati, assume l'aspetto trionfante dell'intera partitura. Il risultato finale fece molto arrabbiare Steiner; il maestro se la prese soprattutto con il direttore musicale Leo F. Forbstein, accusandolo di aver messo insieme i vari temi a proprio piacimento e non come gli erano stati presentati originariamente.

Info - Discografia
Mai prodotta alcun'incisione discografica originale della musica del film. Un accenno al brano della carica si può trovare in un CD della RCA (1989), titolato Captain Blood ma relativo ad Errol Flynn e ad una miscela musicale relativa ai suoi film più famosi. Nel 1980 la Varese Sarabande tentò di ricorrere agli acetati dell'epoca, ma i nastri erano in uno stato davvero logoro che doveva essere approntata una restaurazione con costi prevedibili molto alti; di conseguenza non se ne fece più nulla.