Crediti
Regia: David Lean
Produzione: Sam Spiegel
Sceneggiatura: Robert Bolt
(dall'autobiografia di Thomas Edward Lawrence)
Fotografia: Freddie Young
Musica: Maurice Jarre
Montaggio: Anne V. Coates
Suono: Paddy Cunningham, Winston Ryder
Scenografia e Arredamento: John Box, John Stoll
Casting: Maude Spector
Costumi: Phyllis Dalton
Effetti speciali: Cliff Richardson
Trucco: Charles E. Parker, A.G. Scott
Direzione musicale: Adrian Boult
Regia della II unità: Andre Smagghe
Orchestrazione: Gérard Schurmann
Non accreditati:
Regia della II unità: André De Toth, Noël Howard, André Smagghe
Sceneggiatura: Michael Wilson
Arrangiamento musicale: Morris Stoloff
Cast
Peter O'Toole ............................... Thomas Edward Lawrence
Alec Guinness ............................................... Principe Feisal
Anthony Quinn .............................................. Auda abu Tayi
Jack Hawkins ........................................... Generale Allenby
Omar Sharif ................................... Sherif Ali Ibn El Kharish
José Ferrer .................................................... Ufficiale turco
Anthony Quayle ......................... Colonnello Harry Brighton
Claude Rains ................................................. Mister Dryden
Arthur Kennedy ......................................... Jackson Bentley
Donald Wolfit ........................................... Generale Murray
I.S. Johar .................................................................. Gasim
Gamil Ratib ............................................................... Majid
Michel Ray ............................................................... Farraj
John Dimech .............................................................. Daud
Zia Mohyeddin ........................................................... Tafas
Howard Marion Crawford ........................... Ufficiale medico
Jack Gwillim ............................ Segretario del club militare
Hugh Miller ................................. Colonnello della R.A.M.C.
Non accreditati:
David Lean ......................... motociclista sul canale di Suez
Robert Bolt ........................................... attendente militare
Fernando Sancho ......................................... Sergente turco
Kenneth Fortescue ............... aiutante del Generale Allenby
Harry Fowler ................................................ William Potter
Jack Hedley ............................................................ reporter
Norman Rossington .................................. Caporale Jenkins
John Ruddock ................................................... Elder Harith
Stuart Saunders ..................................... Sergente Maggiore
Roy Stevens ................................................ cavaliere turco
Dati tecnici e specifici
Genere:
Storico
Durata del film:
3h, 42 min. - 3h, 5 min.
Formato della pellicola:
SuperPanavision 70 in Technicolor
Data di uscita:
10 Dicembre 1962
Restaurazione: 1989
Luoghi delle riprese:
Chobham Common - Inghilterra (Lawrence cade dalla motocicletta)
Merthyr Mawr - Inghilterra (altopiano sabbioso)
Cattedrale di St. Paul, Londra - Inghilterra (commemorazione per Lawrence)
Shepperton Studios - Inghilterra (riprese in interni)
Glamis, California - USA (deserto)
Ait Benhaddou - Morocco (villaggio arabo, fortezze, kasbah, cammelli in marcia nel deserto)
Ouarzazate - Morocco (incontro tra i capi arabi nel deserto)
El Jafr - Giordania (Lawrence soccorre Gasim, scena del cammello, distese fangose)
Jebel Tubeiq - Giordania (raduno nel deserto, carica su cavalli e cammelli)
Wadi Rum - Giordania (scogliere rosse alla fine del deserto)
Albergo Alfonso XIII, Siviglia - Spagna (club ufficiali inglesi a Il Cairo)
Siviglia - Spagna (municipio di Damasco, hotel a Il Cairo)
Parco Maria Luisa, Siviglia - Spagna (edifici medio orientali)
Plaza de Pilatos, Siviglia - Spagna (incontro tra il generale Allenby e Lawrence)
Almerìa - Spagna (attacco al treno)
Piazza delle Americhe, Siviglia - Spagna (ricostruzione edifici di Gerusalemme)
Playa del Algorocibo - Spagna (ricostruzione città di Aqaba, spiaggia)
Carboneras - Spagna (postazioni turche)
Video sul mercato:
DVD - lingua italiana
DVD della Columbia Video a 2 dischi in versione integrale Collector's Edition. Tra i contenuti speciali, ampi, un'approfondimento di oltre un ora sulla produzione del film.
VHS - lingua italiana
Fuori catalogo due VHS (una a due videocassette) edite dalla Columbia Video. Presenti in rete nel mercato dell'usato.
Riconoscimenti artistici
PREMIO OSCAR
Film
Regia
Colonna sonora
Fotografia
Scenografia e arredamento
Montaggio
Suono
Nomination all´Oscar
Attore (Peter O'Tolle)
Attore non protagonista (Omar Sharif)
Sceneggiatura
GOLDEN GLOBES - USA
premio Film drammatico
premio Regia
premio Attore non protagonista (Omar Sharif)
premio Fotografia
BRITISH ACADEMY AWARDS - UK
premio Film drammatico
premio Film drammatico
premio Attore (Peter O'Tolle)
premio Sceneggiatura
nomination Attore non protagonista (Anthony Quinn)
BRITISH SOCIETY OF CINEMATOGRAPHERS - UK
premio Fotografia
AMERICAN CINEMA EDITORS - USA
nomination Montaggio
DAVID DI DONATELLO - ITA
premio Film straniero
DIRECTORS GUILD OF AMERICA - USA
premio Regia e Assistenza
ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI GIORNALISTI - ITA
premio Regia film straniero
LAUREL AWARDS - USA
premio Soggetto drammatico
nomination Attore (Peter O'Tolle)
nomination Attore non protagonista (Omar Sharif)
nomination Colonna sonora
NATIONAL BOARD OF REVIEW - USA
premio Regia
WRITERS' GUILD OF GREAT BRITAIN - UK
premio Sceneggiatura
NATIONAL FILM PRESERVATION BOARD - USA
1991 Ricostruzione e restaurazione
NATIONAL FILM PRESERVATION BOARD - USA
premio 2001 Restaurazione e distribuzione
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Nel 1916 durante la prima guerra mondiale, al Cairo in Egitto, il tenente Lawrence del servizio informazioni britannico, riceve dal comando l'ordine di contattare il principe Feisal per stringere alleanza contro i turchi. Raggiunto l'accordo, Lawrence, assieme allo sceicco Ali Ibn el Kharish, decide di attaccare di sua iniziativa la roccaforte turca di Aqaba. L'azione è temeraria ma riesce grazie all'intervento di un nuovo alleato, Auda Abu Tayi capo di una tribù di beduini. Dopo la vittoriosa impresa, costata non poche vite umane, Lawrence attraversa nuovamente il deserto del Sinai per far ritorno al comando e dare l'annuncio. Passata l'euforia generale, gli inglesi, temendo che la figura di Lawrence con il passare del tempo diventi sempre più popolare e vicina al mondo arabo, decidono di emarginarlo promuovendolo prima al grado di maggiore per poi spedirlo in Inghilterra con quello di colonnello. Tornato in patria, Thomas Edward Lawrence muore nel 1935 a seguito di una caduta dalla sua motocicletta.
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Secondo film del trittico colossale - dopo Il Ponte sul Fiume Kwai e prima de Il dottor Zivago - girato da David Lean a cavallo tra il 1954 e il 1965; il migliore. Sviluppato retroattivamente, quest'opera ad ampio respiro, con grandiosi scenari sabbiosi, rappresenta quanto più non si possa ottenere dal cinema epico. Tenendosi ancorato all'autobiografia di Thomas Lawrence ('Seven Pillars of Wisdom', pubblicata nel 1922, in Italia nel 1949 con titolo 'I sette pilastri della saggezza'), abilmente sceneggiata da Robert Bolt e Michael Wilson (quest'ultimo escluso dagli accrediti perchè finito nelle liste nere macchartiste), David Lean esalta nella figura del soldato la sua grandezza umana, fino a trasformarlo in un mito di sembianza antieroica. Non è la vita di Thomas Lawrence ad essere raccontata, quanto un singolo episodio della sua esistenza. Un episodio poco noto sviluppatosi durante la Prima Guerra Mondiale, dove un ufficiale inglese affascinante e introverso, è convinto di poter cambiare velocemente le sorti del mondo seguendo i propri ideali di giustizia, convinto che lo scopo della sua vita sia di trasformare le sbandate tribù del deserto in una grande nazione araba. Da questo nocciolo il regista sviluppa la trama, assimilando al concetto cinematografico dello spettacolo l'analisi storica del periodo. L'introspezione psicologica che Lean fa nella figura di Lawrence è completa e notevole, attraverso la messa a punto sul carattere del personaggio, il proprio sentimentalismo, la sua ambiguità (anche sessuale), l'insistente ricerca dell'utopia; il tutto, con disarmante naturalezza.
Il grande successo del film è attribuibile a due cardini fondamentali, sia tecnico, sia artistico: l'assoluta profondità delle immagini e una fantastica galleria di personaggi. L'esotismo del paesaggio, ripreso orizzontalmente a campo lungo in Superpanavision, da un gusto allo spettacolo migliore di quanto non sia capace qualsiasi effetto speciale visivo. Poi gli attori, perfetti nei ruoli e molto espressivi nella caratterizzazione dei personaggi; lo sguardo gelido e trasparente di Peter O'Toole (Lawrence) al suo primo vero ruolo da protagonista, la tumultuosa indole beduina di Anthony Quinn (Auda abu Tayi), l'affidabile figura araba di Omar Sharif (Ali ibn el Kharish), la regalità principesca di Alec Guinness (principe Feisal) la pacatezza politica di Claude Rains (Mister Dryden), l'inglesismo militare di Jack Hawkins (generale Allemby). E in questa passerella di attori di grande spessore, anche David Lean e lo sceneggiatore Robert Bolt hanno tempo per ritagliarsi due camei di pochi secondi. Per tutto il film, non esiste una sola figura femminile che pronunci una semplice battuta e questo la dice lunga su come la trama, che bada all'essenzialità storica del racconto, preferisce evitare compromessi di livello intimistico, tale da poter pregiudicare l'assetto originale.
In fase di realizzazione il budget produttivo comportò lo stanziamento di circa 15 milioni di dollari; il film ne incassò 70 e trattandosi di una pellicola inglese il risultato fu considerato un successo a tutti i livelli, ma non in terra americana, qui da più parti criticato, special modo dal New York Times, che in tono dispregiativo lo definì "...una spattacolare camel-opera...".
Film restaurato nel 1989 da Bob Harris e dallo stesso David Lean, coadiuvati da Steven Spielberg e Martin Scorsese, che riportarono la durata originale a 222 minuti contro i 185 della copia fino allora in circolazione, imposta dai produttori alla sua uscita nel 1962 per accontentare gli esercenti cinematografici, al contrario costretti a proiettare soltanto due spettacoli al giorno anziché tre.
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