Regia
Marc Forster
Cast
Daniel Craig,
Olga Kurylenko,
Mathieu Amalric,
Judi Dench,
Giancarlo Giannini,
Gemma Arterton,
Jeffrey Wright,
David Harbour,
Jesper Christensen,
Anatole Taubman,
Rory Kinnear,
Tim Pigott-Smith,
Joaquín Cosio,
Fernando Guillén Cuervo
Sceneggiatura
Paul Haggis,
Neal Purvis,
Robert Wade
(dal romanzo di Ian Fleming)
Musica
David Arnold
Fotografia
Roberto Schaefer
Dopo la morte dell'amata Vesper, 007 è incaricato di rintracciare un affarista che vuole per se tutte le risorse congenite al pianeta.
Primo sequel (da Casinò Royale, 2006) nella storia della più lunga serie del cinema, iniziata nel 1962 e giunta al 25° film, compreso Mai dire mai del 1983, il solo realizzato senza riferimento a un romanzo di Ian Fleming. Daniel Craig (già firmato l'accordo per i prossimi due film della saga) interpreta con disinvoltura un James Bond dall'aspetto truce e austero (nella fattezza assomiglia a Putin, presidente della Russia), ormai leggermente modificato nel tempo moderno. Pur restando ancorato al suo assetto di individuo solitario, si scopre che 007 non è più quell'agente segreto latin lover che usava le donne solo per sesso, ma ora capace anche di amare, oltre che d'immedesimarsi nelle problematiche contemporanee. Agli antipodi dai primi episodi legati a Sean Connery e, in parte, anche a quelli di Roger Moore, privo dell'antico schema narrativo che esaltava le prodezze personali accompagnate da celeberrime battute (tra le altre, il solo dei 25 dove non compare la celebre frase: "…il mio nome è Bond, James Bond…") connesse a raffinati stili degustativi ('Vodka Martini agitato, non mescolato', 'Dom Perignon del '55', Bloody Mary ecc.) e da tutte quelle situazioni anacronistiche volutamente fuori dalla logica. Qui tutto è consumato nelle forme correnti della modernizzazione, soprattutto per ciò che riguarda il sentimento individuale, con accostamenti troppo facili a visuali politiche attuali. Prevalgono i temi della vendetta, dell'inganno e del tradimento, in un film dove tutto è trattato fin troppo seriamente e per questo forzato in una lettura che lascia troppi vuoti lungo la strada. Nel cinema, per far coesistere avventura e attualità ci vuole un genio e Marc Forster, pur regista di un certo talento, non è un autore. Inferiore al precedente, è un film riuscito a metà; negativo nell'esposizione ma efficace per ciò che riguarda il lato visivo, di ritmo e valido grazie all'uso degli effetti speciali, con un paio di scene da ricordare: quella del vertiginoso inseguimento tra i tetti e le cupole delle chiese di Siena e la superba sequenza della Tosca. Costato oltre 230 milioni di dollari, filmato in 7 location (Cile, Messico, Italia, Inghilterra, Spagna, Austria e Panama) Stati Uniti esclusi e distribuito dalla Sony in Italia in 508 sale di proprietà.
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Original track music
Inseguimento
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