Regia
Lewis Gilbert
Cast
Sean Connery,
Akiko Wakabayashi,
Mie Hama,
Tetsuro Tamba,
Teru Shimada,
Karin Dor,
Donald Pleasence,
Bernard Lee,
Lois Maxwell,
Desmond Llewelyn,
Charles Gray
Sceneggiatura
Roald Dahl, Harold Jack Bloom
(dal romanzo di Ian Fleming)
Musica
John Barry
Fotografia
Freddie Young
La Spectre cattura in orbita missili USA e URSS nell'intento di scatenare una terza guerra mondiale, che gioverebbe alla causa di alcuni stati sotto il controllo delle due super potenze. James Bond organizza la sua morte presunta per poter agire indisturbato. Attraverso colleghi giapponesi, riesce a penetrare nella base dell'organizzazione criminale sventando così un imminente conflitto d'immense proporzioni.
Dal romanzo meno amato da Ian Fleming, scritto nel 1963, il quinto film della serie; tra i più spettacolari e indirizzato dalla sceneggiatura verso analisi estrattive in congiunzione alla realtà, ben lontane dal testo originale. Due anni di tempo per completarlo (non uscì a ritmo annuale come i precedenti, ma due anni dopo Thunderball). Girato quasi interamente in Giappone con tecnicismo di gran livello; rispetto agli altri quattro possiede un certo stile nei dialoghi, più approfonditi del solito e mai prolissi. L'azione primeggia con la scena finale dell'assalto al vulcano, dove sono impiegate un numero considerevole di comparse e anticipa, per certi versi, il cinema delle arti marziali ninias, molto sfruttato dalla cinematografia anni '90 e 2000. Il montaggio serrato e il gran ritmo si alternano alla pacatezza di molte sequenze di carattere descrittivo. Non mancano le belle donne, questa volta orientali e Sean Connery sembra divertirsi molto truccato da giapponese; per l'attore inglese è il penultimo ruolo nelle vesti dell'agente segreto di sua maestà britannica, escluso il ritorno in Mai dire mai del 1983.
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Original track music
James Bond
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