Regia
Steven Spielberg
Cast
Haley Joel Osment, Jude Law, Frances O'Connor, Brendan Gleeson, Sam Robards, William Hurt, April Grace, Paula Malcomson, Ashley Scott, Enrico Colantoni
Sceneggiatura
Steven Spielberg
(da un resoconto di Jan Watson e da due racconti di Brian Aldiss)
Musica
John Williams
Fotografia
Janusz Kaminski
Premi
Nomination all'Oscar
Colonna sonora - Effestti speciali visivi
In un futuro non molto lontano, il piccolo David, ultimo di un'avanzata generazione di robot, è affidato a una famiglia il cui vero figlio, umano, è stato ibernato per malattia. Quando quest'ultimo guarisce i genitori devono abbandonare David, ma allo stesso tempo cercano di proteggerlo dalla distruzione.
Il mito di Pinocchio in chiave futurista; la fuga di un bambino meccanizzato - non di legno come nella fiaba di Collodi ma androide computerizzato - alla scoperta di un mondo che si muove in funzione della meccanica. Film in 3 atti (famiglia, immoralità, ritorno all'origine) dove Stanley Kubrick ci lavorò per oltre un decennio, abbandonando poi il progetto per consegnarlo nelle mani di Steven Spielberg, autore anche della sceneggiatura. Difficile stabilire a quale dei due registi assomigli di più. Spielberg accelera troppo senza soffermarsi su tematiche apparentemente secondarie e tralascia il perfezionamento d'alcuni personaggi chiave della vicenda. Satolla nelle convenzioni e si fa sommergere da pesanti controanalisi su valori sociali, famiglia, consumismo. E l'omaggio finale a 2001: Odissea nello spazio non è nient'altro che un'insipiente forma di valorizzazione del cinema commerciale con in più, stilizzazione di personaggi fatti resuscitare da Incontri ravvicinati del terzo tipo. E', come tutti i film di Spielberg, da vedere, ma sicuramente non tra i migliori da ricordare.
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Original track music
Titoli
0.30 - 236 KB wav
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