ANNA KARENINA
Drammatico - USA - 1935 - Metro-Goldwyn-Mayer
Regia
Clarence Brown
Cast
Greta Garbo, Fredric March, Basil Rathbone, Maureen O´Sullivan, Robert Warwick, Freddie Bartholomew, Reginald Denny, Gino Corrado, Ethel Griffies, Mischa Auer
Sceneggiatura
S.N. Behrman, Clamence Dane, Salka Viertel
(dal romanzo di Lev Tolstoj)
Musica
Herbert Stothart
Fotografia
William H. Daniels
Premi
Esposizione Cinematografica di Venezia Palma d'oro per il miglior film straniero
Anna Karenina sposa un potente ma anziano politico dell'epoca e da questi ha un figlio. Incontra il giovane ufficiale Vronskji, si innamora e fugge con lui abbandonando casa e bambino. Poco tempo dopo però, Vronskji la lascia. Ad Anna non resta che il suicidio.
Sesta trasposizione cinematografica nel totale delle 22 realizzate ad oggi (tv-movie e tv-series inclusi, ultima per il cinema nel 2012) dall'omonimo romanzo di Leone Tolstoj, sicuramente uno dei testi più sfruttati nella storia del cinema; probabilmente la migliore, insieme alla versione del 1948 con Vivien Leight. Film narrativamente corretto, difficilmente separabile dagli altri omonimi visto la staticità del soggetto, ma contornato dalle superbe interpretazioni di Fredrich March e Greta Garbo (la quale interpretò lo stesso personaggio in Love, muto del 1927 di Edmund Goulding con John Gilbert nel ruolo di Vronskji) e del cast di contorno. Da questo lavoro il mega-produttore David O´Selznick (che sostituì durante la lavorazione Irving G. Thalberg che voleva un finale a tinte liete), nipote di B. Mayer, fondò una propria casa produttrice - la Selznick Productions - in collaborazione con la MGM. Per la sua partecipazione, la Garbo percepì 250 mila dollari, stessa cifra che incassò per Il velo dipinto dell'anno prima; con due soli film girati nell'arco di otto mesi si portò a casa 500 mila dollari netti (del 1935).