Richard Thorpe
Robert Taylor, Kay Kendall, Robert Morley, George Cole, Ernest Thesiger, Alec Clunes, Duncan Lamont, Michael Goodliffe
Robert Ardrey e George Froeschel
(dal romanzo di Sir Walter Scott)
Bronislau Kaper
Christopher Challis e Desmond Dickinson
Vegliardo scozzese, di nobile casato, istruisce il nipote e gli affida la missione di tutelare la contessa Isabella presso la corte di Carlo il Temerario, il quale, vorrebbe prenderla in moglie. Il cavaliere controlla la situazione e finisce per innamorarsi della nobildonna.
Di co-produzione anglo-americana, uno degli ultimi sfarzosi film in costume marcati M-G-M. Domina il già visto e risaputo. Esauriti gli spunti, nessuno sembra prendere sul serio la vicenda; Richard Thorpe (Ivanhoe, I cavalieri della tavola rotonda, Il figliol prodigo) è assuefatto dal genere, Robert Taylor, stufo di rappresentare sempre e soltanto il paladino medioevale, dice basta e persino il compositore ufficiale della Metro, Miklos Rozsa, lascia il campo a Bronislau Kaper. Rimangono le scene, al solito suntuose e ricche di seta. Rifatto per la TV nel 1971, attraverso un serial, Quentin Durward, di sette puntate dirette da Gilles Grangier; produzione franco-tedesca, peggior connubio della cinematografia europea, al pari di quella italo-spagnola.
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Titoli
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