Regia Martin Scorsese
Cast
Leonardo DiCaprio,
Cate Blanchett,
Kate Beckinsale,
John C. Reilly,
Alec Baldwin,
Alan Alda,
Ian Holm,
Danny Huston,
Gwen Stefani,
Jude Law, Matt Ross
Sceneggiatura John Logan
Musica Howard Shore
Fotografia Robert Richardson
Premi
Premio Oscar
Miglior attrice non protagonista (Cate Blanchett), Fotografia, Scenografia e arredamento, Montaggio, Costumi
Nomination all'Oscar
Film, Regia, Attore (Leonardo DiCaprio), Attrice non protagonista (Alan Alda), Sceneggiatura, Suono
L'ascesa di Howard Hughes nell'America degli anni '20. Da indomito rubacuori a produttore cinematografico con la passione del volo, fino alla pazzia.
E' la cornice fastosa di un quadro d'epoca, raffigurante il ventennio più fulgido del cinema hollywoodiano (dal '27 al '47), ma il periodo è più mostrato che spiegato. E non è un film biografico perché al personaggio manca l'analisi interiore. Scorsesiano al 100%, ma è' privo del sapore agiografico (ad esempio di Toro Scatenato) e, all'infuori del resoconto sull'infanzia del magnate presentato in chiave epica, il film non riesce mai a trovare la giusta dimensione narrativa, anche se Scorsese - unico regista contemporaneo capace di raccontare Hollywood (e la storia americana) come fosse un libro illustrato - tappa la falla mascherandola con tutti gli elementi della magniloquenza colossale. Da un'idea di Leo DiCaprio, Il regista si mette a servizio cercando il più possibile di personalizzare il lavoro alla sua concezione filmica. Ci riesce, ma solo esteriormente, con l'uso maniacale del dettaglio più futile, la straripante ricostruzione scenografica (del duo italiano Ferretti/LoSchiavio), l'effettismo visivo della pagina aviatoria, il revivalismo dei "mostri sacri" (Katharine Hepburn, Ava Gardner, Errol Flynn, Jean Harlow) e il cromatismo fotografico di Robert Richardson che accompagna l'esistenza di Hughes, dall'infanzia al potere, in un alternante gioco di luci che distingue il passaggio dei tempi. Leo DiCaprio, nel ruolo del protagonista, convince di più nella prima parte, quella giovanile; ma tutto il lavoro resta a terra poiché è sempre molto difficile far coesistere in un kolossal il fattore personale, le proprie suggestioni, il cinema d'autore. La critica americana si è spaccata in due. Commercialmente il film è un naufragio; imita nella sorte il recente pre-acclamato Gangs of New York, poi velocemente dimenticato.
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Original track music
Icaro
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