John Ford
George O'Brien, Madge Bellamy, Charles Edward Bull, Cyril Chadwick, Will Walling, Francis Powers, J. Farrell MacDonald, Jim Welch, George Waggner
Charles Kenyon, John Russell, Charles Darnton
(dal soggetto di Charles Kenyon e John Russel)
George Schneiderman
Nel 1863, la Central e la Union Pacific si uniscono per costruire una ferrovia transcontinentale che unirà l'Est all'Ovest. E mentre gli indiani Cheyenne scendono sul piede di guerra, un ragazzo cerca disperatamente l'assassino del padre, promotore del progetto, ucciso molti anni prima dal capo delle ferrovie.
Il più famoso muto di John Ford, da lui stesso prodotto e realizzato con grandi mezzi a disposizione. La storia è fatua, ma ingigantita da una messa in scena impeccabile, da un superbo stile di ripresa accompagnato da inquadrature a piani portatili variati tra lunghe distanze e angolazioni complesse, da un'inventiva registica di pochi precedenti, da un rigoroso montaggio mobile agitato. Dedicato a Abramo Lincoln, è un epico inno alla frontiera dal quale emerge l'antico e indissolubile ideale fordiano celebrato nel mito dell'invincibile forza di volontà. La Fox non badò a spese per la promozione pubblicitaria, basata prevalentemente sulla figura di George O'Brien, all'epoca antagonista di Rodolfo Valentino. Girato in California e Nevada con 3196 metri di pellicola. Film più volte revisionato ed infine restaurato, con aggiunta nel 1994 di una colonna musicale di John Lanchbery, in sostituzione dell'altra di William P. Perry incisa nel 1974.
(Attacco al treno)
