DON Q IL FIGLIO DI ZORRO
Don Q Son of Zorro - Avventura - USA - 1925 - Elton Corporation
Regia
Donald Crisp
Cast
Douglas Fairbanks, Mary Astor,
Jack McDonald,
Donald Crisp,
Stella De Lanti,
Warner Oland,
Jean Hersholt,
Albert MacQuarrie,
Lottie Pickford,
Charles Stevens,
Tote Du Crow,
Martha Franklin,
Juliette Belanger,
Roy Coulson,
Enrique Acosta
Sceneggiatura
Jack Cunningham, Lotta Woods
(dal romanzo di Hesketh Prichard e Kate Prichard)
Musica di proiezione
Mortimer Wilson
Fotografia
Henry Sharp
In Spagna, il figlio Zorro si mette la maschera del padre per rintracciare un assassino che ha fatto cadere su di lui la responsabilità di un omicidio.
Dal romanzo "Don Q's Love Story" (1909, tradotta in italiano ´La storia d'amore di Don Q´) di Kate e Hesketh Prichard (madre e figlio), dove il personaggio Zorro non centra nulla, rielaborato nel 1925 da Jack Cunningham con un testo illustrato (photoplay) che prende spunto dal precedente romanzo "La maledizione di Capistrano" (1919) di Johnston McCulley, è il sequel de Il segno di Zorro (1920) diretto da Fred Niblo, sempre interpretato da Douglas Fairbanks. Seppur inferiore al precedente, è il primo, vero film, ad aver dato svolta alla costruzione, praticamente senza fine, di film sulla figura dello spadaccino vestito di nero, Il segno di Zorro (1940) con Tyrone Power è il migliore in assoluto, da cui presero spunto anche numerose iniziative di carattere cartaceo per romanzi, fumetti e album di figurine. Qui, Douglas Fairbanks, fa un Zorro scattante come sempre, catalizzatore centrale dell'intera pellicola, capace di distinguersi tra duelli di spada e punte di passionalità in finissimo stile. Come negli USA, analogamente in Italia, nel 1927 Franco De Garionne ne fece un cineromanzo dal titolo "Don X figlio di Zorro", attraverso la collana ´Les Grandi Films´ pubblicato dalla casa editrice ´Gloriosa´ di Milano; era prassi dell'epoca, andata avanti fino all'inizio degli anni '60, pubblicare dopo l'uscita di film di grande successo internazionale, un romanzo illustrato (antesignano dei teleromanzi) o, anche, raccolta in album di figurine ("Ben-Hur" fu tra gli ultimi) in riferimento alla grandi produzioni spettacolari.