Regia David Lean
Cast Omar Sharif, Julie Christie, Geraldine Chaplin, Alec Guiness, Rod Steiger, Ralph Richardson, Siobhan McKenna
Sceneggiatura Robert Bolt
(dal romanzo omonimo di Boris Pasternak)
Musica Maurice Jarre
Fotografia Freddye Young
Premi
Premio Oscar
Sceneggiatura, Fotografia, Scenografia e arredamento, Costumi
Nomination all'Oscar
Montaggio, Suono
David di Donatello
Film straniero, Regia straniera, Attrice straniera (J. Christie)
Il giovane medico Yuri Zivago, ricco rampollo di una nobile famiglia russa, sposa sua cugina Tonya. Rimasto solo, si unisce a Lara che è stata compagna di un bolscevico durante la rivoluzione d'ottobre; ma le loro strade si dividono.
Quarto kolossal di David Lean (Il Ponte sul fiume Kway 1957, Lawrence d'Arabia 1962, La più grande storia mai raccontata 1965) tutti filmati nel giro di otto anni. Non il migliore. Sulla scia dei successi precedenti, il regista inglese prende spunto dal romanzo che aveva appena finito di far piangere milioni di persone nel mondo e, avvalendosi della sagace sceneggiatura di Robert Bolt, il quale trascrisse fedelmente dal libro la trama del film, dialoghi compresi (di Hugh Miller), ci sciorina un polpettone carico d'intellettualismo di maniera e spropositatamente interminabile. Pur con tutte le riserve del caso (super cast, stupenda fotografia, ottima ambientazione) e le buone intenzioni, il risultato finale è a dir poco sconcertante; il travaglio di un' epoca (la rivoluzione d'Ottobre) è espresso in una forma da piagnucoloso melodramma, dominato da figure forti, femminili comprese. Bravi in ogni modo gli interpreti; successo personale di Omar Sharif, al suo primo, vero ruolo conquistato grazie al triste aspetto naturale, perfettamente calzante alla figura di Zivago. La colonna sonora di Maurice Jarre, fu inclusa da un sondaggio tra le migliori 30 della storia del cinema.
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Original track music
Titoli
0.30 sec. - 236 KB wav
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