Regia
Henry Levin
Cast
Stephen Boyd,
Omar Sharif,
James Mason,
Eli Wallach,
Françoise Dorléac,
Telly Savalas ,
Robert Morley,
Michael Hordern,
Yvonne Mitchell,
Woody Strode
Sceneggiatura
Beverley Cross,
Clarke Reynolds
(dal soggetto di Berkely Mather)
Musica
Dusan Radic
Fotografia
Geoffrey Unsworth
Le gesta di Temujin, noto come Gengis Khan, incontrastato dominatore dell'impero mongolo nel XII secolo.
Già filmato sull'analogo soggetto almeno una trentina di volte, l'ultima con Mongol (2007), intervallati da film-tv e produzioni di varie nazionalità, soprattutto asiatiche, compresi peplum nostrani di spalla ai vari Maciste, Ercole, ecc. Questo balocco arruffone e sconclusionato è di generazione americana con partecipazione inglese, tedesca e yugoslava (sede delle riprese), molto hollywoodiano nella forma e spettacolare nel resoconto. Segue le orme dei magniloquenti film storici-in costume di Samuel Bronston (El Cid, La caduta dell'impero romano, 55 giorni a Pechino) - nel frattempo precipitato in bancarotta - prodotti nel periodo, che offrono scenari grandiosi, maestosità di ripresa, sfavillanti costumi, miriade di comparse, ma che all'atto pratico di storia non raccontano nulla, anzi la inventano. Un pregevole cast e la lussureggiante fotografia di Geoffrey Unsworth in Panavision, non riscattano un lavoro rattoppato e figlio di una sceneggiatura sbilenca. Ripresentato nelle sale americane nel 2008 (negli USA è consuetudine, al contrario di qui, riproporre nelle sale film classici della Golden Age) con un incasso complessivo di circa 4000 dollari; non male per un vecchio polpettone di 43 anni.
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Original track music
Cina
0.30 - 236 KB wav
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