Regia Giuseppe De Santis
Cast Raffaele Pisu, Tat'jana Samojlova, Arthur Kennedy, Shanna Prokhorenko, Andrea Checchi, Riccardo Cucciolla, Yuri Kaberdaze, Yan Yanakiyev, Nino Vingelli, Lev Prygunov, Peter Falk, Boris Kozhukhov, Gino Pernice
Sceneggiatura Giuseppe De Santis, Ennio De Concini, Augusto Frassinetti, Gian Domenico Giagni
Musica Armando Trovajoli
Fotografia Antonio Secchi
Come, nel 1941 reggimento italiano partì per il fronte russo convinto, dal modello tedesco delle guerre lampo, di fare una scampagnata. Ma la tragica ritirata di due anni dopo fu disseminata da una lunghissima scia di cadaveri e dispersi.
Di co-produzione ITA/URSS, è il più epico tra i film di guerra. Un vero poema sull'ardore e l'amicizia, sulla contrapposizione patria-dovere, sul senso della mitezza che è poi umanità nel suo valore più autentico. Diretto dal più "puro" regista del neorealismo, è un evidente cronistoria del momento più tragico per il nostro paese nell'ultimo conflitto mondiale. Sconfessione totale della guerra attraverso la spontanea rappresentazione del popolo italiano e la sua innata generosità verso un prossimo a lui simile. Un quadro apocalittico accompagna la fase della ritirata, attraverso immagini struggenti e momenti ricchi di imperioso pietismo. Scene grandiose girate in URSS, sui fiumi Don, Bug e nella città di Odessa. Notevoli interpretazioni: dal cast italiano (Raffaele Pisu, Andrea Checchi, Riccardo Cucciolla) a quello sovietico e americano, con notevole prova di Arthur Kennedy nel ruolo dell'imboscato finto invalido. Montato e più volte rimontato, gira attualmente e solo in TV, una copia con 49 minuti in meno rispetto alla versione originale (156'); troncata la sequenza più espressiva: quella di centinaia di sbandati che, all'interno di un granaio circondato dal gelo, dormono in piedi, addossati uno all'altro.
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Original track music
"Italiano Karascio"
2.00 - 954 KB wav
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