Charles Boyer,
Danielle Darrieux ,
Marthe Régnier,
Yolande Laffon,
Suzy Prim,
Gina Manès,
Odette Talazac,
Nane Germon,
Vladimir Sokoloff,
Ribès,
Gabrielle Dorziat,
Jean Dax
Sceneggiatura
Marcel Achard,
,
Joseph Kessel,
Irma von Cube
(dal romanzo di Claude Anet)
Musica
Arthur Honegger,
Hans May
Fotografia
Armand Thirard
Premi
Festival di Venezia Regia (Coppa Mussolini)
Rodolfo, figlio dell'imperatore austro-ungarico Francesco Giuseppe, ama la baronessa Maria Vetsera di Liegi, ma il suo ruolo di principe ereditario non gli permette il matrimonio. Entrambi, osteggiati dalla corte reale, trovano la pace dei sensi attraverso l'omicidio-suicidio consumato in una reggia nella notte del 30 Gennaio 1889.
E' la seconda, più famosa su tutte e prima in lingua francese (l'altro è Il segreto di Mayerling, 1949), tra le cinque trasposizioni cinematografiche realizzate in funzione del romanzo di Claude Anet, a sua volta ispirato da un fatto di cronaca storica realmente accaduto: la famosa tragedia di Mayerling. Non è il migliore perché non esiste il migliore tra i cinque esempi portati sullo schermo. Tuttavia, possiede l'arte estetica di rappresentazione, qualche scena regale ben congegnata, ma nell'insieme si dispone come lavoro monumentale poco incline alla storia e vezzeggiato in forme acide nel suo sfibrato romanticismo di tono infausto. Il duo Charles Boyer-Danielle Darrieux è lontano dai personaggi e lo stesso Litvak, pregevole regista russo poi trapiantato a Hollywood, non appare ispirato.