QUO VADIS?
Drammatico - ITA - 1912 - Società Italiana Cines
Regia
Enrico Guazzoni
Cast
Amleto Novelli,
Gustavo Serena,
Amelia Cattaneo,
Carlo Cattaneo,
Lea Giunchi,
Augusto Mastripietri,
Cesare Moltini,
Olga Brandini,
Ignazio Lupi,
Bruto Castellani,
Giovanni Gizzi,
Lia Orlandini,
Matilde Guillaume,
Ida Carloni Talli,
Giuseppe Gambardella
Sceneggiatura
Enrico Guazzoni
(dal romanzo di Henryk Sienkiewicz)
Musica
Film muto
Fotografia
Eugenio Bava,
Alessandro Bona
Vinicio, comandante romano, ama Licia, una schiava cristiana, ma Nerone, dopo aver deciso di incendiare Roma, riserva per loro un tragico finale durante i giochi circensi. Ursus, guardia protettrice della fanciulla, riesce a salvarla; il popolo si ribella e Nerone è costretto prima alla fuga e poi al suicidio.
È il primo lungometraggio della storia del cinema a toccare le due ore di durata. Già filmato nel 1901 con un corto di produzione francese; poi rifatto nel 1924 con il Quo Vadis italo-tedesco, nel 1951, americano e il più famoso e nel 2001, del polacco Jerzy Kawalerowicz, oltre la miniserie televisiva del 1985 di produzione europea.
Sfarzoso e magniloquente, con impressionanti scene di massa e una smisurata quanto suggestiva rappresentazione dei giochi circensi, segue alla lettera il testo originale (San Pietro sopravvive a Nerone, al contrario degli altri film che seguirono) e introduce un nuovo aspetto nella dimensione dei personaggi, destinata ad agire nel cinema del futuro, non più fermi dinnanzi alla cinepresa, ma capaci di muoversi liberamente in qualsiasi profondità gli conceda lo spazio che li circonda. È anche il primo film dove appare Ursus, archetipo dell'uomo forte e invincibile, dal quale, in seguito, prenderanno forma tutta una serie di personaggi di analoga struttura.
Girato a Roma dalla Cines nel 1912, distribuito all'estero nel 1913, fu un enorme successo a livello internazionale, proiettato nei teatri di Broadway a New York con prezzo del biglietto fissato a un dollaro.
Non esiste certezza circa l'incidente che causò la morte di una comparsa, trascinata e divorata dai leoni; la produzione negò l'accaduto, ma negli anni a seguire i presenti alla scena confermarono il fatto come realmente verificato.