LA REGINA CRISTINA
Queen Christina - Storico - USA - 1933 - Metro-Goldwyn-Mayer
Regia
Rouben Mamoulian
Cast
Greta Garbo, John Gilbert, Ian Keith, Lewis Stone, Elizabeth Young, Reginald Owen,
C. Aubrey Smith,
Georges Renavent,
David Torrence,
Gustav von Seyffertitz,
Ferdinand Munier
Sceneggiatura
S.N. Behrman,
H.M. Harwood
(da due storie di Margaret P. Levino e
Salka Viertel)
Musica
Herbert Stothart
Fotografia
William H. Daniels
Premi
Festival di Venezia Coppa Mussolini (Regia)
Nel XVI secolo in Svezia, la regina Cristina, strenua sostenitrice dei protestanti durante la Guerra dei Trent'anni prima di convertirsi al cattolicesimo, stanca dei corteggiamenti di politici interessati a lei solo per la poltrona, si traveste da uomo e gira per le strade in cerca di distrazioni. Incontra l'ambasciatore spagnolo e se ne innamora, ma questi sarà ucciso in duello da uno dei pretendenti alla corona.
Nel film non c'è nulla di storicamente reale, tanto meno un approfondimento sulla Guerra dei Trent'anni, raramente affrontata dal cinema, ma primeggia per l'abile (e navigata) regia di Rouben Mamoulian e per la straordinaria - probabilmente sua migliore performance - di Greta Garbo. Tutto è in funzione della "Divina", qui all'apice della popolarità. Ogni primo piano che la riguarda, è uno schianto, il suo sguardo volutamente perso nel nulla ed ogni sua mossa, anche apparentemente insignificante, conservano un preciso contenuto; la sua espressione è di quelle riservate solo alle maestose regalità del cinema, con il suo charme che sprigiona pulsioni d'erotismo freddo e calcolato. Il racconto scorre veloce e i dialoghi di S.N. Behrman appaiono appropriati in una sceneggiatura cui prende parte, non accreditato, anche la finissima penna di Ben Hetch. Il resto lo fa l'ambientazione scenografica, la direzione degli interpreti, la non incisiva prova di John Gilbert, divo del muto e riluttante al sonoro ma fortemente voluto nel cast proprio da Greta Garbo che rifiutò come partner Laurence Olivier, intenzionalmente bocciato nel provino.