Sylvester Stallone, Talia Shire, Burt Young, Carl Weathers, Burgess Meredith, Thayer David, Bill Baldwin, Aldo Silvani, George Memmoli
Sceneggiatura
Sylvester Stallone
Musica
Bill Conti
Fotografia
James Crable
Premi
Premio Oscar Film, Regia, Montaggio
Nomination all'Oscar Sceneggiatura, Attore (Sylvester Stallone), Attrice (Talia Shire), Attori non protagonisti (Carl Weathers, Burgess Meredith), Colonna sonora, Canzone (Gonna Fly Now)
Il giovane Rocky Balboa vivacchia nel decadimento assoluto, tra lavoretti occasionali, un po' di malavita e incontri di boxe dilettantistici. Conosce una ragazza, timida e non bella, se ne innamora e promette di sposarla non appena avrà risparmiato un po' di denaro. L'occasione si presenta quando, per puro caso, è scelto come sparring-partner (e una borsa da 150.000 dollari) per un incontro del titolo mondiale con il campione nero dei super massimi. E' l'occasione della vita.
Girato a Filadelfia in Pennsylvania con scarsi mezzi, questo film che originariamente doveva essere un B-movie da cassetta, si rivelò un autentico trionfo al punto di vincere 3 Oscar, con aggiunta di 6 nomination. Perfetto nell'impronta tecnica, è un lavoro veritiero per quel che racconta attraverso crudezza d'immagini e valente realismo. La disamina raccoglie in se le nefandezze dalla vita; il degrado quotidiano, il dramma sociale, l'inquieto sentimento del regresso, il soffocato ma vivo orgoglio nazionalista, le proprie origini mai dimenticate. Raduna risorse dalla letteratura pugilistica del cinema hollywoodiano (Rocky è in onore al pugile Rocky Marciano anch'esso italo-americano), con accenti epici sul resoconto etico e morale. Lanciò Sly Stallone ai vertici della notorietà, Bill Conti a quelli dei miliardi attaverso una miriade di incisioni discografiche della colonna sonora. Film che coniò il leit-motiv gridato (Adrianaaaa!!!) e fu da traino per un business di successo, raggranellando ben cinque sequel, per la verità, grevi e ruffiani, sempre con Stallone protagonista oltre che, di volta in volta produttore, sceneggiatore e regista; l'ultimo nel 2006 con il titolo Rocky Balboa. Estremamente difficile stabilire quale, tra i 4 film al seguito, sia veramente il peggiore dei peggiori.