ROGUE ONE: A STAR WARS STORY
Rogue One - Fantascienza - USA - 2016 - Walt Disney Studios Motion Pictures / Lucasfilm / Allison Shearmur Productions
Regia
Gareth Edwards
Cast
Felicity Jones,
Diego Luna,
Alan Tudyk,
Donnie Yen,
Wen Jiang,
Ben Mendelsohn,
Forest Whitaker,
Riz Ahmed,
Mads Mikkelsen,
Jimmy Smits,
Alistair Petrie,
Genevieve O'Reilly,
Ben Daniels,
Paul Kasey
Sceneggiatura
Chris Weitz,
Tony Gilroy
(dal soggetto di John Knoll,
Gary Whitta e da personaggi creati da George Lucas)
Musica
Michael Giacchino (da temi preesistenti musicati da John Williams)
Fotografia
Greig Fraser
Quando l'Impero decide di mettere in azione la più potente arma di distruzione di massa presente nell'universo, la Morte Nera, un gruppo di spie ribelli provano a sottrarre i piani del progetto imperiale.
Collocato a cavallo tra la fine del terzo capitolo, cronologicamente il sesto, La vendetta dei Sith (2005) e l'inizio del primo, in realtà il quarto, Guerre Stellari (1977), lontanissimo dal settimo, Risveglio della forza (2015), è il primo di chissà quanti film costruiti per una nuova saga, denominata "Star Wars Anthology", ideata per un vagone di episodi indipendenti dalla serie originale, ma ugualmente adeguati alla materia Star Wars, destinati a proseguire su due dimensioni parallele con unica funzione di imbarcare una montagna di soldi, immersi in un groviglio di vicende che, tra prequel, sequel, reboot e spin-off, si intersecano tra loro in un ginepraio narrativo lontanissimo dalla semplice linearità dei primi tre film, ormai avviato in un contesto globale che sta perdendo il senso della misura. Film che viaggia tra il medio e il mediocre, malgrado l'appariscente esposizione, l'uso continuativo degli effetti speciali e gli alti costi di produzione (200 milioni dollari). Non esistono duelli alla spada laser, tanto meno reminiscenze su personaggi influenti che caratterizzarono i lavori precedenti (distrutta l'icona malvagia di Darth Vader, qui totalmente privato della sua spietata potenza). La storia prende spunto da quelle poche frasi che, in un tempo ´lontano lontano´, affioravano dal monolitico prologo di Guerre stellari (1977), "…Navi spaziali ribelli, colpendo da una base segreta, hanno ottenuto la loro prima vittoria contro il malvagio Impero Galattico. Durante la battaglia, spie ribelli sono riuscite a rubare i piani segreti dell'arma decisiva dell'impero, la MORTE NERA, una stazione spaziale corazzata di tale potenza da poter distruggere un intero pianeta…", per farne quindi un film attestato su quell'evento specifico, battaglia in realtà mai vista prima in nessuno dei precedenti episodi. Occasione studiata e colta al volo per fare un prodotto di sostanza fantascientifica, ma all'atto pratico di genere bellico, dove tutta la casistica di guerra è elencata e messa in mostra attraverso continue e trituranti battaglie. Ingessato nella prima parte, il film dura 2 ore e 13 minuti, in negativo anche la recitazione forzata da parte di un cast inadeguato, privo di personaggi carismatici e pietosamente attraversato da dialoghi spaventosi, con doppiaggio italiano grottesco. Persino la mitica colonna sonora di John Williams è messa all'angolo, percepibile soltanto nei titoli di coda, sostituita da un patacchevole score musicale di Michael Giacchino. Per far tutti contenti, è comunque rispettoso nella distribuzione delle quote rosa, con ruolo di protagonista affidato a una donna-eroina (in ossequio alla moda corrente per il genere d'azione), che in sostanza surclassa l'uomo e distrugge definitivamente l'identità femminile.