Roy Scheider, Robert Shaw, Richard Dreyfuss, Lorraine Gary, Murray Hamilton, Carl Gottlieb
Sceneggiatura
Peter Benchley, Carl Gottlieb
(da un romanzo di Peter Benchley)
Musica
John Williams
Fotografia
Bill Butler
Premi
Premio Oscar
Colonna sonora, Montaggio, Suono
Nomination all'Oscar Film
Un enorme squalo mangiatore di uomini si aggira nelle acque di Amity, sito turistico del New England, seminando morte e terrore tra i villeggianti. Lo sceriffo del luogo, con l'aiuto di un ittiologo e un cacciatore presuntuoso, esce in mare aperto per scovarlo e ucciderlo.
Ancora oggi tra i primi dieci incassi di sempre (restò in vetta la box-office per due anni consecutivi, fino all'arrivo sugli schermi di Guerre stellari), Lo squalo rappresentò all'epoca il trampolino di lancio per la carriera di Steven Spielberg. Un misto di horror, thriller, spettacolarità (e suggestione) è alla base del successo di questo film per molti versi considerato un cult e per altri, semplice modellino da ricopiare. Realizzato non senza problemi e in tempi eccessivi, per via dello squalo meccanico che non funzionava mai. Improvvisamente, il robot "recitò" talmente bene che divorò il battello 'Orca' nella sequenza finale; quindi scena semi-reale al punto che fu inserita nel film. Steven Spelberg voleva Lee Marvin al posto di Robert Shaw. Presente nel cast lo scrittore Peter Benchley nel ruolo di un reporter; come per Abissi, anche questo tratto da un suo romanzo. Tre sequel: Lo squalo 2 (buono) , Lo squalo 3 (un cartoon involontario), Lo squalo 4 (balordo).