J.J. Abrams
Harrison Ford, Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong'o, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Peter Mayhew, Max von Sydow
J.J. Abrams, Lawrence Kasdan, Michael Arndt
(da personaggi creati da George Lucas)
John Williams
Daniel Mindel
Trent'anni dopo la caduta dell'Impero, Luke Skywalker è scomparso. La mappa per rintracciarlo è nascosta in un droide e tutti gli danno la caccia per trovare il luogo dove si nasconde l'ultimo degli Jedi. Da una parte i cattivi del Primo Ordine, nostalgici dell'Impero comandati da Kylo Ren, dall'altra i repubblicani della Resistenza, guidati dalla principessa, ora generale, Leia Organa.
Affidato alle mani di J.J. Abrams, più che un regista vera macchina per fare soldi, questo atteso sequel, settimo capitolo della saga più ricca della storia del cinema, si attesta ad emulazione dell'iniziale trilogia ed elimina la seconda (cronologicamente la prima, vero fallimento), ma soltanto per quel che concerne l'apparato tecnico e scenico, con ampio uso paesaggistico riesumante di luoghi e calibrata disposizione non invasiva degli effetti speciali. Lo spettacolo è assicurato nei suoi 135 minuti di durata; c'è azione, ironia e sentimento, punti di forza dei primi tre capitoli. Nella forma appare una rivisitazione, quasi un omaggio, ma la disposizione dei personaggi (che segue il trend moderno con in primo piano donne eroine e non uomini), molti sballati, con il loro modo di agire e la frenesia nel mostrarsi (che nostalgia per l'inquietante figura di Darth Vader e per quella voce roca dell'imperatore truccato da ultramillenario), fa intuire come il concetto iniziale a breve sarà messo da parte per dar spazio a una nuova narrazione epica, in totale antitesi da quella ormai nota. Per i fans della prima ora può apparire come mezza delusione, almeno in parte accettata soltanto per la presenza del trio Harrison Ford-Mark Hamill-Carrie Fisher, che rispolvera un glorioso passato purtroppo non più proponibile. La vitalità descrittiva di George Lucas, fatto fuori da ogni progetto futuro dopo la vendita della sua Lucasfilm alla Walt Disney, appare ormai soltanto un ricordo. Qui il resoconto si manifesta freddo e, a tratti, privo di vere emozioni; la concatenazione degli avvenimenti non è più pura materia fantasy, ma un concentrato sulla natura contemporanea (altro trend della moderna cinematografia d'azione), fatta di bombardamenti, invasioni, genocidi, sterminio di massa. Accolto con grande entusiasmo da critica e pubblico statunitense, ma è noto come gli americani si esaltino subito per tutto ciò che si mostra nel fragore dell'attesa, è il film che probabilmente batterà tutti i record d'incasso (quello dei botteghini attualmente mantenuto da Avatar, di James Cameron) e di distribuzione, comprese le vendite di gadget, costumi, videogame, pupazzetti vari. Dopo aver assistito alla proiezione, nasce comunque la sensazione (pian piano trasformata in certezza assoluta) che questa saga non finirà mai; andrà avanti praticamente all'infinito, seguendo lo stesso tracciato di Star Trek e 007. Per un giudizio definitivo occorrerà attendere i prossimi due capitoli, in uscita negli anni dispari 2017 (episodio VIII) e 2019 (episodio IX); nel mezzo, tra un film e l'altro della serie, pronti negli anni pari tre spin-off appartenenti alla trilogia parallela denominata Anthology, in approfondimento alla saga: primo film nel 2016, Rogue One: A Star Wars Story, secondo nel 2018 dedicato alla figura di Han Solo, terzo nel 2020 ancora in fase di progettazione. Troppo, o forse troppo poco, se la rincorsa al guadagno forzato non pone limiti di alcun genere.
Original track music
Prologo
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(La fuga)
