Daryl Duke
Bryan Brown, Joan Chen, John Stanton, Tim Guinee, Bill Leadbitter, Russell Wong, Katy Behean, Kyra Sedgwick, Janine Turner
Stanley Mann su adattamento di John Briley
(dal romanzo di James Clavell)
Maurice Jarre
Jack Cardiff
Nella metà del XVIII secolo, avventuriero scozzese senza scrupoli in giro per i mari della Cina fonda una città, che nel tempo prenderà il nome di Honk Kong.
Film di facciata semi-storica-avventurosa-documentaristica; di fatto, un kolossal spettacolare d'inclinazione esotica, ma solo per quel che riguarda l'impostazione di ripresa, impressa tra ampi scenari e movimenti di masse. Per il resto, un'inzuppata di luoghi comuni, con scene che variano tra duelli, decapitazioni, situazioni lascive e congiunture di sesso hard. Interminabile, pesante, addormentevole, possiede l'atteggiamento tipico delle soap-opere televisive di stampo dinastico-familiare. Prodotto dal clan De Laurentiis a costi medio alti, con attori anonimamente indecenti, si è rivelato un autentico fiasco ai botteghini, soprattutto europei. Scena finale catastrofica, attraverso la sequenza dove calamità naturali si abbattono su tutto e tutti, che rifà il verso a un altro disastro prodotto dallo stesso De Laurentiis nel 1979, Uragano.
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Titoli
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