FUGA IN FRANCIA
Anno: 1948 Produzione: Lux Film
Regia:
Mario Soldati
Sceneggiatura:
(dal soggetto di Mario Soldati, Ennio Flaiano e Carlo Musso)
Mario Soldati Ennio Flaiano Carlo Musso Emilio Cecchi Mario Bonfantini Agostino Richelmy
Fotografia: Domenico Scala
Musica: Nino Rota
Cast:
Folco Lulli
Enrico Olivieri
Rosi Mirafiore
Pietro Germi
Mario Vercellone
Giovanni Dufour
Cesare Olivieri
Gino Apostolo
Gianni Luda
Mario Soldati
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Terminata la guerra, ex comandante fascista ricercato per crimini di guerra, tenta di espatriare in Francia, assieme al figlio piccolo fuggito dal collegio. Nascosto in una locanda di confine, è riconosciuto da una cameriera, ma lui la uccide prima che possa dare l'allarme. Poi si unisce ad alcuni operai decisi ad emigrare clandestinamente, ma è rintracciato dalla polizia e arrestato.
Di struttura noir americana, almeno nella prima parte, una vicenda di fuga senza scampo e di delitti, nella quale Mario Soldati imprime toni altamente drammatici e prova a tradurre in immagini tre tematiche di peso: gli ex fascisti costretti alla fuga con appresso il fardello del loro passato, la questione operaia e l'emigrazione clandestina. Operazione difficilissima e non pienamente impressa. L'ammasso appare scomposto in funzione di una disomogenea linea narrativa, appoggiata a più generi, che non approfondisce gli argomenti ma li usa per sviluppare le pulsioni individuali dei vari protagonisti, posti in essere nella contrapposizione e su un clima inquieto circondato dal sospetto, ma al tempo stesso capaci di un certo tipo di riconciliazione. Notevole ambientazione di stampo realista, si avvale di cast di prim'ordine, con magistrale prova di Folco Lulli, nella parte del criminale, pur sempre padre di famiglia e di Pietro Germi, nel ruolo dell'operaio. Proprio Germi prenderà spunto da questo soggetto per realizzare, nel 1950, Il cammino della speranza. Grandi nomi alla sceneggiatura (modificata dall'iniziale testo di Ennio Flaiano), ma quello di Cesare Pavese, da più parti indicato, non ha prova di esistere. Pellicola resataurata nel 2006 dal Centro Sperimentale di Cinematografia della Cineteca Nazionale.
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