20.000 ANNI A SING SING
20,000 Years in Sing Sing
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Detenuto ottiene un permesso per poter visitare la sua fidanzata, in fin di vita a seguito di un alterco con il difensore che cura i suoi interessi, responsabile di pesanti avances su di lei. Tra i due uomini scoppia un litigio furibondo e la ragazza uccide l'avvocato. Lui si addossa la colpa ed è condannato alla sedia elettrica.
Dal romanzo ´Twenty Thousand Years in Sing Sing´, pubblicato pochi mesi prima della lavorazione del film da Lewis E. Lawes, nel periodo direttore del carcere di massima sicurezza Sing Sing, nello stato di New York, girato all'interno dello stesso penitenziario, scene d'azione comprese, è tra i primi prison-movie sonori ad occuparsi, con taglio semi-documentale, delle problematiche inerenti la prigionia istituzionalizzata, che il regista Michael Curtiz affronta con impegno attraverso l'annosa questione della riforma carceraria, all'epoca da sempre invocata e mai messa veramente in atto. Teso e vibrante, di gran ritmo, realistico al massimo, gioca le sue carte in funzione di una storia melodrammatica, tra un uomo e la sua donna, destinata alla rovina comune. Pur se i due interpreti principali, Spencer Tracy e Bette Davis (nel solo film girato assieme) appaiono fuori ruolo, è tutto l'insieme ad apparire credibile e funzionale, grazie all'uso delle scene e di un impianto claustrofobico efficiente. Prodotto dalla First National Pictures, una delle controllate della Warner Bros., studios assai legato a tematiche sociali d'impronta carceraria. Prima americana la vigilia di Natale del 1932; arrivato in Italia tre anni dopo, nel 1935, direttamente in terza visione al cinema Esperia di Milano e in seconda al Salario di Roma, oggi Mignon. Stampato in DVD nel 2016, disco che conserva, incredibile ma vero, il doppiaggio italiano originale dell'epoca. Remake nel 1940 con Il castello sull'Hudson, di Anatole Litvak, interpretato da John Garfield.

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