Per ripararsi da un improvviso temporale, una coppia, con figlio piccolo infermo, trova riparo all'interno di una fattoria, che però é sede di una banda di sequestratori. Il boss vuole eliminarli, ma un gangster gli si schiera contro e l'ammazza. L'irruzione della polizia pone fine a una situazione che rischiava di trasformarsi in tragedia.
Gangster-movie di gran ritmo e accentuata suspense, special nodo nel finale, inaspettato e violento, con puntate di sadismo, che riuscì incredibilmente a passare indenne il vaglio della censura, grazie alla confusione creata dall'introduzione del nuovo codice Hays. George Marshall dirige con mestiere un gruppo di attori non di primo piano, comunque capaci di calarsi alla perfezione nei personaggi, sia quelli buoni, in special modo nelle figure cattive. Ambientazione agreste per un film nero che risente l'andamento della grande depressione americana, epoca nella quale gli spettatori odiavano con tenacia qualsiasi forma criminale. Ultimo film prodotto dalla Twentieth Century Pictures, dallo stesso anno ramo di fusione, assieme alla Fox Film per la nascita della 20th Century Fox. Remake in chiave western nel 1951 con
L'uomo dell'Est, di Henry Hathaway, con Tyrone Power e Susan Hayward.
Regia
George Marshall
Sceneggiatura
Kubec Glasmon
Henry Lehrman dal soggetto di Kubec Glasmon Fotografia
Bert Glennon Direzone musicale
David Buttolph Cast
Rochelle Hudson
Cesar Romero
Bruce Cabot
Edward Norris
Edward Brophy
Warren Hymer
Herbert Rawlinson
Edythe Elliott
Lester Dorr
Bud Geary