Nel profondo Sud degli USA, ragazzo nero è ingiustamente accusato (senza prove tangibili) dell'assassinio di una ragazza bianca. A difenderlo, un ambizioso avvocato newyorkese, ma la giuria, influenzata pesantemente dall'opinione pubblica locale, lo condanna. Il governatore, sostenuto dalla moglie, commuta la sentenza di morte in ergastolo e subito dopo ordina la riapertura del processo. Prosciolto, non può sfuggire alla folla inferocita; finirà linciato.
Dal romanzo del 1936, ´Death In the Deep South: A Novel About Murder´ di Ward Greene, tratto da un episodio di cronaca realmente accaduto, dramma sociale d'impegno contro odio e intolleranza, bilanciato nella tematica tra colpa e giustizia, ottimamente diretto con ritmo ossessivo grazie dalla sceneggiatura di Robert Rossen e Aben Kandel. Disamina sui tabù razziali e sul clima esasperato che circondava l'America di quegli anni, puntuale nell'attribuire ad apparati socio-politici-intellettuali, anche del Nord, la causa dominante della profonda avversione contro i neri. La Warner Bros. voleva alla regia Fritz Lang, autore l'anno precedente di
Furia, nero incentrato nell'analogo tema del linciaggio, ma dopo il rifiuto di Lang, ancora disgustato per il taglio di scene imposto dalla M-G-M, lo studios optò per Mervyn LeRoy, in quella che risulterà come sua miglior regia in carriera. Nel cast, esordio della diciassettenne Lana Turner, nella parte della ragazza uccisa. Rifatto per la TV nel 1987, "The Murder of Mary Phagan", con Jack Lemmon e Kevin Spacey.
Regia
Mervyn LeRoy
Sceneggiatura
Robert Rossen
Aben Kandel dal romanzo di Ward Greene Fotografia
Arthur Edeson Musica
Adolph Deutsch Cast
Claude Rains
Gloria Dickson
Edward Norris
Otto Kruger
Allyn Joslyn
Lana Turner
Linda Perry
Elisha Cook jr.
Cy Kendall
Frank Faylen
Harry Davenport
I. Stanford Jolley