Durante un viaggio in Italia, Paola Asquit conosce un musicista più grande di lei; ne rimane affascinata e lo sposa, ma non sa che questi ha ucciso la zia per impossessarsi di gioielli però mai trovati. Ben presto, è manipolata psicologicamente da lui, che la porta prima alle soglie della pazzia e poi vicino al suicidio. Interviene un poliziotto che già tempo sospettava il marcio.
Thriller follemente visionario, in stile acuto fortemente morboso, che non tratta la psicanalisi, ma l'uso delinquenziale che ne deriva e gli stratagemmi usati da un criminale per incastrare la vittima prescelta. Efficace messa in scena; lo spavento e il panico della protagonista è creato a mestiere tra scricchiolii, passi notturni, voci indistinguibili e luci artefatte. Secondo Oscar per la Bergman anche se il merito va a George Cukor che sa dirigere le donne come nessun altro regista. Remake dell'omonimo film del 1939 a sua volta - come questo - tratto dalla pièce teatrale Gaslight di Patrick Hamilton.
USA - 1944
Regia
George Cukor Sceneggiatura
John Van Druten
Walter Reisch
John L. Balderston dal dramma di Patrick Hamilton Fotografia
Joseph Ruttenberg Musica
Bronislau Kaper Cast
Ingrid Bergman
Charles Boyer
Joseph Cotten
Angela Lansbury
Barbara Everest
Emil Rameau
Edmund Breon
Track Music
(0.30 - 236 KB wav)
Video Clip
Videoclip prossimamente on-line
Academy Awards - Oscar
Attrice (Ingrid Bergman),
Scenografia e arredamento
Academy Awards Nomination
Film,
Attore (Charles Boyer),
Attrice non protagonista (Angela Lansbury),
Sceneggiatura,
Fotografia