Giovane di periferia, ingiustamente accusato di omicidio, è difeso da un avvocato anch'esso cresciuto negli squallidi ambienti dei sobborghi metropolitani.
dall'omonimo romanzo (1947) di Willard Motley, Nicholas Ray costruisce un nero giudiziario tenendo fede ai suoi principi sociali e, soprattutto, all'identificazione del rapporto tra giovane e adulto, tema spesso ricorrente nella sua filmografia, precursore nella centralità del soggetto in Gioventù bruciata (1955). Humphrey Bogart, anche produttore esecutivo, dialoga alla grande. Pessimo doppiaggio italiano, compreso il titolo, inconcepibile. Remake nel 1961 con il poco noto Che nessuno scriva il mio epitaffio (Let No Man Write My Epitaph) di Philip Leacock con Shelley Winters.
Regia
Nicholas Ray
Sceneggiatura
John Monks Jr.
Daniel Taradash dal romanzo di Willard Motley Fotografia
Burnett Guffey Musica
George Antheil Cast
Humphrey Bogart
John Derek
George Macready
Allene Roberts
Argentina Brunetti
Candy Toxton
Mickey Knox
John Mitchum
Barry Kelley