ESTRANEI NELLA NOTTE
Strangers in the Night
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Rientrato negli Stati Uniti da una licenza di guerra, marines cerca di contattare una ragazza conosciuta per corrispondenza. In una casa in cima a una scogliera, incontra la presunta madre della giovane, donna psichicamente instabile, che gli mostra la foto della figlia e gli racconta che si č allontanata, ma tornerà presto. Quando, per strana coincidenza lui incontra sul treno la ragazza, viene a conoscenza di situazioni allarmanti. La donna non è la mamma della giovane, ma di una paralitica tenuta segregata. L'uomo torna nella casa e la donna, per tenere nascosto un terribile segreto, prima uccide la ragazza, poi prova ad ammazzare anche a lui.
B-noir a durata minima prodotto dalla Republic a bassissimo costo e con attori di seconda schiera, ma il regista è Anthony Mann e questo basta a tenere in piedi un thriller a sfondo melodrammatico dalla trama intricata al limite dell'inverosimile, costruita su cambi di situazione e continui colpi di scena. La tensione è viva per tutta la durata, il mistero si infittisce e il ruolo delle donne appare predominante, con Helene Thimig, figura inquietante. Il finale non vale molto e rovina l'essenza di questo piccolo gioiello della cinematografia nera americana. Arrivato nelle sale italiane nel 1950, del film si è persa ogni traccia; non menzionato in nessun dizionario italiano specializzato, tanto meno in rete, resiste soltanto nella memoria del cinema USA.

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