Un talent show, noto come 'il grande Flamarion', diletta il pubblico attraverso spettacoli vaudeville, dove misura la sua bravura attraverso precisi tiri di pistola nei confronti di assistenti che si prestano al gioco. Usa due coniugi come controparte, ma la moglie convince l'uomo a simulare un incidente per uccidere il marito. A cose fatte, lei fugge con l'amante; lui, sentendosi tradito, li insegue, rintraccia la donna e la uccide.
Dal romanzo breve 'Big Shot' (1936) di Vicki Baum, un b-noir che segue, nel soggetto, la devastante proposizione femminile in chiave dark utilizzata l'anno precedente da Billy Wilder con Barbara Stanwyck in
La fiamma del peccato . La storia, attraversata da atmosfere cupe di panico progressivo e raccontata in flashback (ad uso nei neri del periodo), è il tragico assunto di un amore senza scampo, dove i personaggi si muovono nel profondo del loro essere. Notevole impronta registica di Anthony Mann, che fa della protagonista una femme fatale incapace di nutrire sentimenti, priva di coscienza e presenta l'uomo come individuo prigioniero della seduzione esercitata da una donna malsana, che si serve di lui per raggiungere le proprie mire. Nel cast, spicca la presenza di Erich von Stroheim, che accettò l'ingaggio soltanto per motivi di denaro; Mary Beth Hughes è una seducente donna fatale, Dan Duryea, pur bravo, appare ai margini. Il titolo italiano rivolta completamente quello originale.
Regia
Anthony Mann
Sceneggiatura
Anne Wigton
Heinz Herald
Richard Weil dal soggetto di Anne Wigton e dal romanzo di Vicki Baum Fotografia
James Spencer Brown jr. Musica
Alexander Laszlo Cast
Erich von Stroheim
Mary Beth Hughes
Dan Duryea
Steve Barclay
Lester Allen
Esther Howard
Michael Mark