Due poliziotti si infiltrano all'interno di una gang, la quale in combutta con apparati governativi, attraverso falsi permessi e documenti contraffatti, sfrutta gli immigrati clandestini messicani per favorire la manodopera a potenti industriali USA.
Anthony Mann, cui piacque il soggetto di John C. Higgins ma non la sceneggiatura scritta dallo stesso autore, stravolge uno script a contenuto prevalentemente documentaristico, per dare alla narrazione una sintesi più vicina alla realtà soggettiva. In questo, il regista impegna lo schema sociale in uno sfondo di incessante violenza, nella quale i due personaggi principali, due agenti di polizia non a caso uno messicano e l'altro statunitense, agiscono in regime d'azione, senza un attimo di tregua tra inseguimenti e sparatorie, in quello che sarà in seguito, riconoscibile stile di quasi tutti i suoi western. Gli orrori dell'immigrazione illegale sono comunque rappresentati con onestà e umanità. Da ricordare la scena delle sabbie mobili, decisamente inquietante. Efficace, tenebrosa fotografia di John Alcon, perfetta nel cambio di prospettiva, avvolta nell'oscurità minacciosa degli interni e di esterni dominati da un cielo messicano continuativamente nuvoloso; buio psicologico simbolo di un malessere senza scampo.
USA - 1949
Regia
Anthony Mann
Sceneggiatura
John C. Higgins dal soggetto di John C. Higgins e
George Zuckerman
Fotografia
John Alton Musica
André Previn Cast
Ricardo Montalban
George Murphy
Howard Da Silva
Charles McGraw
James Mitchell
Arnold Moss