ANONIMA DELITTI
New York Confidential
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Indiscusso capo del cartello newyorkese della malavita, dopo alcune operazioni criminali senza successo, è messo da parte dai boss storici del sindacato, i quali programmano la sua uccisione. Il leader nomina suo luogotente un killer che si infatua della figlia, la quale si dissocia per vergogna dall'attività del padre e infine si suicida.
E' tra i primi film americani a sfondo delinquenziale che mette al centro non i singoli ma l'intera organizzazione mafiosa, mutata in azienda del crimine con scale gerarchiche formalizzate in funzione del business progressivo, nel quale l'essere umano, anche autorevole o spietato non è più indispensabile. Questo noir, probabilmente non puro nell'esatta oggettività del termine, tratto dal bestseller 'New York Confidential, The Lowdown on Its Bright Life' (1948) di Jack Lait e Lee Mortimer, semisconosciuto in Italia, riproposto soltanto nei canali televisivi a pagamento in edizione originale sottotitolata, appare interessante per il taglio semidocumentaristico e per la natura complessa di ogni singolo personaggio. Come nella saga de Il padrino, l'ambientazione non è tenebrosa, ma posta alla luce del sole, come gli avvenimenti, calcolati nell'ottica della forza del denaro, dove politica e malavita interagiscono per meglio rafforzare la logica del potere. Cast di riguardo, con Anne Bancroft sorprendente. Da ricordare la notevole sequenza dell'ascensore. Noie con la censura in vari paesi europei; in Italia fu imposto il divieto ai minori di 16 anni per alcune scene considerate violente. Rifatto per un tv-series, "New York Confidential", del 1959.

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