Scrittore invaghitosi della propria cameriera la uccide quando questa lo respinge. Nasconde il corpo in un sacco facendosi aiutare dal fratello, sul quale poi tenta di scaricare prove di colpevolezza e, se non bastasse, cerca anche di ammazzarlo.
Continuativamente immerso nell'oscuro, corridoio dell'angoscia e dell'agorafobia, è un film di suggestioni, dove Lang lavora nel subconscio del personaggio chiave in preda a isterie, impulsi erotici e insuccessi personali. E' una trascrizione sull'ordinaria forma del reale, con risalto sfuggente in rapporto tra l'oppresso e l'opprimente e una follia progressiva dai toni incessanti che non può più arrestarsi. Prodotto a costo zero con attori semisconosciuti, è ugualmente un gran lavoro perché sa infondere suspance e allo stesso tempo toccare tematiche di straordinaria evidenza.
USA - 1950
Regia
Fritz Lang Sceneggiatura
Mel Dinelli
dal romanzo di A.P. Herbert Fotografia
Edward Cronjager Musica
George Antheil Cast
Louis Hayward
Jane Wyatt
Lee Bowman
Dorothy Patrick
Will Wright