IL GRANDE CALDO
The Big Heat
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Quando un funzionario di polizia si toglie la vita, un sergente, suo collega e amico, vuol vederci chiaro ma è ostacolato dai vertici. Sospeso dal lavoro, continua ugualmente nella sua ricerca e scopre situazioni terrificanti.
Pur concedendosi alla violenza visiva - con la famosa sequenza di Gloria Grahame sfigurata da Lee Marvin con il caffè bollente - non propria del suo stile, Fritz Lang compone una poetica descrizione del male dominato dalla grande città, centro della corruzione, e dall'intrigo, proprio delle alte sfere. Tra melodramma e poliziesco emerge l'amara riflessione: nessuno può essere al sicuro dove domina la legge del più forte; di conseguenza, praticare la giustizia - che è poi vendetta - diventa compito privato. Uno dei vertici assoluti del noir anni '50 con attori superlativi, tempi sincronizzati in un impianto narrativo complesso che Lang, grazie alla scenggiatura di Sydney Boehm, fa apparire perfetto e veloce.