A seguito dell'omicidio di un regista del cinema muto, produttore di Hollywood è deciso a fare un film che narra l'episodio delittuoso. Durante le varie fasi di realizzazione, il producer scopre l'assassino.
William Castle e gli sceneggiatori Kohner e Brady, prendono spunto dall'assassinio del regista William Desmond Taylor, ucciso nel suo bungalow a Hollywood nel 1922, omicidio senza colpevole rimasto insoluto, per fare un film sulla vecchia Hollywood, decorata dal divismo, ma soprattutto da ipocrisie, menzogne, invidie e rancori personali. Ne esce fuori un lavoro pregevole, di ritmo, ricco di mistero, che segue alla lettera il meccanismo del thriller hitchcockiano, ben delineato nei personaggi, stilisticamente tracciato a richiamo del tempo passato, con visualizzazioni degli antichi studios, teatri di posa e camei per attori del silent-movie che recitano loro stessi, Francis X. Bushman, Betty Blythe, William Farnum, Helen Gibson, Joel McCrea, in aggiunta a spezzoni d'epoca con Lon Chaney, Mary Philbin e altri. Una piccola perla del cinema nero, frettolosamente dimenticato.
Regia
William Castle
Sceneggiatura
Frederick Kohner
Frederick Brady (dal loro soggetto) Fotografia
Carl E. Guthrie Musica
Frank Skinner Cast
Richard Conte
Julie Adams
Richard Egan
Henry Hull
Fred Clark
Jim Backus
Houseley Stevenson
Paul Cavanagh
Katherine Meskill
Louis Lettieri
Francis X. Bushman
Betty Blythe
William Farnum
Helen Gibson
Joel McCrea
Lon Chaney
Elmo Lincoln
Barry Norton
Mary Philbin
Olan Soule