Superata la sessantina, ex commesso viaggiatore, considerato dai datori di lavoro ormai inutile, dopo aver consumato la sua esistenza tra dissolutezze, vanaglorie e tradimenti coniugali, standardizzato nella ripetitività e incapace di emergere, abbandonato anche dai figli, rendendosi conto di aver gettato al vento l'esistenza, si ritira e si suicida. Il premio pagato dall'assicurazione darà modo alla famiglia di sopravvivere; riscatto e tenue vittoria.
Dal più famoso testo teatrale di Arthur Miller (Premio Pulitzer, New York Drama Critics' Circle Best Play e Tony Award) in scena a Broadway nel 1949 diretto da Elia Kazan (in cartellone al Morosco Theatre per circa tre anni), un film di tragedia familiare, idealmente abbracciato ai simbolismi di quell'America capace di formulare speranze e illusioni mai tradotti in realtà e visivamente posto sul concetto dell'uomo medio, immerso in uno stile di vita di dubbia moralità che rende incapace qualsiasi tentativo di reazione. Risente e molto dell'andamento teatrale, soprattutto nelle scene a ritroso-flashback, tuttavia è un lavoro che sa manifestarsi in perfetto tono espressionista, grazie alla maiuscola interpretazione di Fredric March, accompagnata da prove altrettanto mature di Mildred Dunnock, Cameron Mitchell, Howard Smith e Kevin McCarthy (all'esordio nel cinema), alcuni presenti nella rappresentazione teatrale del 1949. Rifatto (male) per la TV (distribuito soltanto nelle sale nordamericane), in Italia in versione VHS, nel 1985, con Dustin Hoffman e John Malkovich.
USA - 1951
Regia
Laslo Benedek
Sceneggiatura
Stanley Roberts dal dramma di Arthur Miller Fotografia
Franz Planer Musica
Alex North Cast
Fredric March
Mildred Dunnock
Kevin McCarthy
Cameron Mitchell
Howard Smith
Royal Beal
Don Keefer
Jesse White
Claire Carleton
David Alpert
Track Music
(1.00 - 472 KB wav)
Scena chiave
(Turbamento)
Academy Awards Nomination
Attore (Fredric March) - Attore non protagonista (Kevin McCarthy) - Attrice non protagonista (Mildred Dunnock) - Fotografia - Musica
Festival di Venezia
Coppa Volpi: Fredric March (miglior attore) - Nomination al Leone d'Oro: Laslo Benedek (regia)