Un uomo è accusato di aver assassinato il marito della sua amante, nota diva della rivista. Una ragazza, innamorata di lui, convinta che l'omicidio è opera della moglie, prova tutte le maniere pur di riuscire a salvarlo. Colpo di scena finale sul palcoscenico del teatro.
Dal romanzo-thriller "Man Running" (1947) di Selwyn Jepson, pubblicato sulla rivista Collier's e l'anno seguente su testo dal titolo "Outrun the Constable", è tra i lavori meno amati da Hitchcock, che pretese di girare il film a Londra (per volontà di stare più vicino alla figlia Patricia, presente in un piccolo ruolo) a non a Hollywood, come da precedente accordo con la Warner Bros. Poliziesco decoroso, ricco di congegni incrociati che creano suspense, impiegati dal regista nel suo collaudato sistema di riprese in interni, lo stesso da lui usato per i film più famosi. C'è un iniziale squilibrio narrativo che crea sconcerto, quando il ´re del brivido´ fa ricorso a una lunga sequenza (13 minuti) in flashback, totalmente falsa, che non dice la verità e fa mentire i personaggi; quindi, prendendosi gioco della sua eroina, la tradisce e spiazza lo spettatore fino al memorabile finale che rovescia la storia. Oltre questa, altre due scene da ricordare: la festa e quella della bambola insanguinata al luna park. È il primo film dove Hitckcock introduce la figura della dark lady, per meglio misurare la contrapposizione al femminile di due donne, una onesta, provetta investigatrice, non appariscente, l'altra subdola, spietata e di gran fascino. Marlene Dietrich appare come femme fatale rozza e ambigua, quindi maggiormente straordinaria, ma il resto del cast non gli è all'altezza, special modo il reparto maschile.
Regia
Alfred Hitchcock
Sceneggiatura
Whitfield Cook
Alma Reville dal romanzo di Selwyn Jepson Fotografia
Wilkie Cooper Musica
Leighton Lucas Cast
Jane Wyman
Marlene Dietrich
Michael Wilding
Richard Todd
Alastair Sim
Sybil Thorndike
Kay Walsh
André Morell
Joyce Grenfell
Patricia Hitchcock
Lionel Jeffries