In un castello spagnolo, Grigory Arkadin, finanziere multimiliardario, è avvicinato da un turpe individuo che prima plagia la figlia, poi tenta di ricattarlo con finte accuse. Il magnate, astutamente, se ne serve e dopo avergli falsamente rivelato di aver perso memorie del suo passato, gli commissiona l'incarico di trovare tutti i testimoni dei suoi trascorsi svizzeri, dove accumulò ingenti fortune con la tratta delle bianche. L'avventuriero li rintraccia uno ad uno, ma questi, puntualmente, dopo ogni incontro, sono misteriosamente assassinati.
Rifiutato dagli studios americani, realizzato in Europa con budget al minimo, Orson Welles, anche costumista e scenografo, ricava, da una storia da lui stesso scritta, un personaggio ambiguo, egocentrico, in preda a frenesie di potere, per molti versi assimilato a quel Foster Kane di Quarto potere (1941), che tenta invano di cancellare le malefatte del suo passato attraverso l'omicidio calcolato, che spazza via quanti lo conoscono, nella speranza di ricreare in se stesso una nuova identità. Operazione impossibile, poiché non esiste maniera per impossessarsi della propria purezza ormai svanita. Nel classico stile di Welles, un thriller stilistico di impronta kafkiana e bretchiana, metaforico e impressionista, gotico e barocco, farsesco e surreale, straordinario nel linguaggio visivo, fatto di inquadrature inclinate, primissimi piani allucinati, immagini a grandangolo, soffitti abbassati, soffocanti riprese dal basso, con l'incredibile sequenza del ballo in maschera, filmata in obliquo. Non è il miglior film di Welles, sicuramente il più complesso, narrativamente asmatico e confuso, compresso da continui salti temporali che disorientano e affliggono lo spettatore. Almeno tre scene da ricordare: il ballo mascherato, l'omicidio di Bracco e la vistosissima sequenza finale del suicidio di Arkadin. Il regista fu estromesso dal montaggio ufficiale, poi da lui stesso rifatto in varie copie per diverse distribuzioni nazionali, in lingua polacca, francese, tedesca e spagnola. Nel cast, Paola Mori fa la figlia di Arkadin; da qui, nello stesso anno, sarà moglie di Orson Welles. Titolo inglese: Confidential Report.
FRA-SPA-SVI - 1955
Regia
Orson Welles
Sceneggiatura
Orson Welles dal soggetto di Orson Welles Fotografia
Jean Bourgoin Musica
Paul Misraki Cast
Orson Welles
Michael Redgrave
Patricia Medina
Akim Tamiroff
Mischa Auer
Paola Mori
Katina Paxinou
Grégoire Aslan
Peter van Eyck