Donna dall'infanzia travagliata, sposa un docile professionista che non gli fa mancare nulla. Lei, autentica dominatrice, cinica e ossessionata, vuol mettere tutti ai suoi ordini, servitù compresa. Isola il marito da presenze esterne, ma quando gli 'ordina' di non partire per lavoro, lui stanco l'abbandona definitivamente.
Il personaggio di 'donna di ferro' sembra tagliato su misura per Joan Crawford, analoga dei comportamenti anche nella vita, in un film di introspezione caratteriale del mondo femminile, ben articolato nei vari passaggi, superbamente impresso nel particolare uso dell'atteggiamento. Non mancano allusioni erotiche, i dialoghi appaiono perfetti, con la protagonista tesa ad aggrovigliarsi in un crescendo di vuoto e solitudine fino all'epilogo finale. Tratto dal dramma 'Craig's Wife', di George Kelly, pubblicato nel 1925, premio Pulitzer, portato in teatro a Broadway nel 1926 e nel revival del 1947. Già filmato in epoca del muto, Craig's Wife (1928) da William C. DeMille, fratello del più noto Cecil, con Irene Rich e rifatto, sonoro, nel 1936, La moglie di Craig, da Dorothy Arzner con la straordinaria interpretazione di Rosalind Russell; il migliore dei tre.
USA - 1950
Regia
Vincent Sherman
Sceneggiatura
Anne Froelich
James Gunn dal dramma di George Kelly Fotografia
Joseph Walker Musica
George Duning Cast
Joan Crawford
Wendell Corey
Lucile Watson
Allyn Joslyn
William Bishop
K.T. Stevens
Viola Roache
Raymond Greenleaf
Ellen Corby