Uscito di galera, gangster, assieme alla sua amante, organizza un colpo ma prima, innamorato, si prende cura di una ragazza zoppa che però lo respinge. La rapina va male; braccato dalla polizia si rifugia sulle montagne californiane e dopo un tremendo conflitto a fuoco è abbattuto dalle guardie.
Dal romanzo ´High Sierra´ di W.R. Burnett, da lui stesso sceneggiato, è il secondo remake di Una pallottola per Roy (1941) di Raoul Walsh, cui seguì Gli amanti della città sepolta (1949), diretto dello stesso Walsh in chiave western. Filmato in Techicolor a schermo panoramico, perde dal precedente il fascino del bianconero e quel senso poetico di rappresentazione, ma sa comunque proporsi attraverso una storia bellissima, disegnata tra thriller e melodramma, con venature di disperato sentimentalismo. La regia asciutta dell'esperto Stuart Heisler riesce ad infondere quel clima di mistero che circonda la figura del bandito, personaggio impenetrabile, inquieto, che fa della solitudine la propria virtù. Jack Palance non è Humphrey Bogart e nemmeno Joel McCrea, ma l'interpretazione è comunque degna di attenzione, come quelle di Shelley Winters e Lee Marvin. Presenti nel cast, non accreditati, Nick Adams e Dub Taylor.