LA VIA DELLA MORTE
Side Street
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In difficoltà economiche, modesto impiegato alle poste di New York, per sostenere la famiglia con moglie incinta, si lascia prendere la mano e ruba una borsa a un gangster che se la fa con un losco avvocato. Al suo interno, anziché poche centinaia di dollari ne trova 30.000 (oltre 300.000 nella rivalutazione contemporanea), provenienti da un assassinio. Subito in apprensione, contatta il malvivente promettendogli la restituzione dell'intera somma, nel frattempo nascosta in una scatola e affidata ad un barista di sua conoscenza. Torna per prendere il denaro, ma il barman è fuggito con tutto il bottino. La situazione precipita.
È l'ultimo noir diretto da Anthony Mann, che da qui a breve passerà al western con ottimi risultati personali. Thriller gangsteristico che deve molto a La città nuda (1948) di Jules Dassin, soprattutto per l'impianto metropolitano, messo in scena al massimo del realismo visivo, al culmine nella sequenza finale dell'inseguimento tra i vicoli di Manhattan. La storia in se appare ordinaria, come la regia, che punta molto sull'azione e sull'introspezione psicologica del protagonista. Lo sfondo è rappresentato della desolazione urbana, dove ruota emarginazione e miseria, popolato da figure alla ricerca dell'ordinario senso di vivere che mai arriva e dal crimine, che imperversa, ricatta e uccide. In un quadro di naturale sconforto, emerge la figura di un povero diavolo, costretto suo malgrado a compiere atti estremi, dei quali subito si ravvede, comunque braccato, dagli uomini e da un destino avverso che gli fa scontare le sue colpe. Un film vivo, che si lascia guardare, pur privo, visto il genere, di particolare suspense. La M-G-M, ancora sotto controllo della potente Loew Incorporated, puntò forte sul settore non recitativo, attraverso calibri di primo piano: Sam Zimbalist alla produzione, Joseph Ruttenberg per la fotografia (notevole), Lennie Hayton alle musiche (con ben due orchestratori), Cedric Gibbons per la scenografia, ma trascurò del tutto il versante attoriale, affidando i vari ruoli a nomi noti in libro paga, ma non di primo piano e questo causò il fallimento al botteghino, con perdita secca di mezzo milione di dollari (del 1949) dall'iniziale budget di un milione. Rivalutato a posteriori.









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USA - 1949-1950

Regia
Anthony Mann
Sceneggiatura
Sydney Boehm
dal soggetto di
Sydney Boehm

Fotografia
Joseph Ruttenberg
Musica
Lennie Hayton

Cast
Farley Granger
Cathy O'Donnell
James Craig
Paul Kelly
Jean Hagen
Paul Harvey
Edmon Ryan
Charles McGraw
Edwin Max
Adele Jergens
Harry Bellaver
Whit Bissell
John Gallaudet
Esther Somers
Harry Antrim
Richard Basehart
Gail Bonney
Kathryn Givney
Norman Leavitt
Minerva Urecal





Track Music

(1.00)



Video Clip

(Inseguimento)






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