VIALE DEL TRAMONTO
Sunset Boulevard
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A Hollywood, squattrinato sceneggiatore, per sfuggire ai propri creditori, si barrica nella villa di una ricchissima ex diva del muto, la quale ha intenzione di tornare sulle scene. Questa, prima gli affida la scrittura del film che sogna di interpretare, poi se ne innamora tenendolo al guinzaglio. Lui cerca di scrollarsela di dosso, ma è troppo tardi; lei lo uccide.
Capolavoro assoluto della black-comedy e uno dei culmini nella filmografia noir del cinema mondiale. È una reale quanto finissima valutazione dell'ambiente hollywoodiano, spietato, servile alla sola logica del denaro e capace, travolgendo con indifferenza cose e persone, di aggiustarsi nel tempo con sfacciato cinismo. Sullo sfondo di una terrificante scenografia barocca, si muovono i due personaggi principali, con le loro ansie e trepidazioni: angoscia della solitudine, dramma del tempo che passa inesorabile trascinandosi dietro affetti e ricordi, claustrofobia intesa come paura di perdere la propria libertà. Sequenze indimenticabili: il ballo di Capodanno, la partita a carte, la visita alla Paramount, il canto del cigno della "divina" nella scena conclusiva sulle scale. Casting perfetto; Billy Wilder, per dare più vigore e praticità alla tenuta narrativa, affianca a William Holden e Nancy Olson (attori del presente), grandi star del passato come Gloria Swanson e Erich von Stroheim e tra loro, passerella per alcuni divi del muto: Buster Keaton, H.B. Warner, Hedda Hopper e il regista Cecil B. De Mille che recita se stesso. Stupendo chiaroscuro di John F. Seitz e suggestive musiche di Franz Waxman.

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