IL COLLEZIONISTA
The Collector
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Collezionista di farfalle, normale impiegato, asociale e impotente, in realtà folle paranoico, si innamora di una studentessa che però lo respinge. Quando vince alla lotteria, acquista una villa, sequestra la ragazza e la rinchiude, spesso legata ai ceppi, nello scantinato, con la speranza di farsi amare. Lei le prova tutte per fuggire ma lui gli è sempre addosso e infine la uccide. Seppellito il corpo nel giardino, l'uomo ci prende gusto e va alla ricerca della prossima vittima.
Quart'ultima regia di William Wyler (Ben-Hur, Vacanze romane, I migliori anni della nostra vita, Funny Girl), il quale, innamorato del romanzo di John Fowles, pubblicato nel 1963, di grande successo internazionale con riedizione nel 1997, lo trasforma, a suo modo, in un film claustrofobico e inquietante, alleggerito solo da un verboso dialogo che, in parte, mitiga il senso di oppressione che riesce a trasmettere. Solo quattro attori accreditati, con la coppia Terence Stamp-Samantha Eggar, assolutamente perfetta, nominati agli Oscar (la Eggar) ed entrambi premiati a Cannes. Terrificante tête-à-tête, circondato da arie pesanti, angoscia, paura e tentativi disperati. Due veri maestri della fotografia, Robert Surtees e Robert Krasker (scene flashback in bianco e nero), rendono ancora più autentico lo stato di agorafobia di un film che, per molti versi, diede origine al filone criminale con al centro il serial-killer psicopatico.