SENZA UN ATTIMO DI TREGUA
Point Blank
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Tradito dai complici che gli hanno sottratto la sua parte di malloppo e, tra questi, uno che gli ha portato via pure la moglie, criminale gli da una caccia senza quartiere con l'unico scopo di placare la tremenda sete di vendetta.
Gangster-movie di eccezionale presa diretta, ricco di azione e scene violente, che tiene ben alta la tematica della vendetta, consumata dal protagonista con sottile virulenza programmata. Lee Marvin, probabilmente nella sua migliore interpretazione, è un duro come pochi, ben diretto da John Boorman, qui alla seconda regia. Trama ambigua e intricata, con potente uso del flashback per quanto riguarda la parte onirica, rappresentazione inconscia di quel sogno di vendetta che il protagonista brama, ben presto trasformato in incubo, dal quale è difficile separare delirio e realtà, che ormai viaggiano di pari passo. Film ricco di dinamismo e tensione progressiva, ben riuscito grazie a un montaggio incrociato di notevole valore, che sovrappone scene passate e si aggancia ad altre in arrivo attraverso rumori di fondo collegati tra loro. Notevole la sequenza dei passi, che sfocia poi nell'irruzione all'interno dell'appartamento. Dal romanzo 'The Hunter', pubblicato nel 1962, di Donald E. Westlake, che nel libro si firma Richard Stark, uno dei 16 pseudonimi usati dall'autore in tutta la sua carriera.