Dopo aver ucciso due donne, finto medico sopprime anche la moglie, dopo un parto non riuscito, di un uomo che in preda alla disperazione si autoaccusa dell'omicidio. Quest'ultimo è condannato a morte e impiccato; il vero assassino pensa di passarla liscia, ma negli anni seguenti, dopo l'uccisione di altre 3 vittime, ritenuto dalla polizia il vero colpevole, viene arrestato. Anche per lui pena di morte.
Storia reale di un serial-killer, John Reginald Christie, che dalla metà degli anni '40 al 1953, nel quartiere londinese di Notting Hill, addormentava e strangolava le sue vittime per poi seppellirle in giardino. Un caso, tradotto da Ludovic Kennedy nel testo 'Ten Rillington Place' pubblicato nel 1961, che portò l'Inghilterra, nel 1966, all'abolizione della pena di morte, dopo le 'scuse ufficiali' per l'esecuzione di un innocente. Richard Fleischer, dopo il successo de Lo strangolatore di Boston (1968, con Tony Curtis), adatta la stessa formula di taglio cronistico e fa del film un lavoro che segue le logiche formali degli avvenimenti. Bada molto all'essenziale, tuttavia senza approfondire l'aspetto introspettivo dei vari personaggi, all'infuori del protagonista, analizzato attraverso la sola veste comportamentale. Alcune scene di grande effetto (lo strangolamento di una vittima e l'esecuzione capitale dell'innocente), buone interpretazioni (ottima quella di John Hurt), pregevoli ricostruzioni ambientali.
ING - 1971
Regia
Richard Fleischer
Sceneggiatura
Clive Exton dal romanzo di Ludovic Kennedy Fotografia
Denys N. Coop Musica
John Dankworth Cast
Richard Attenborough
Judy Geeson
John Hurt
Pat Heywood
Isobel Black
Miss Riley
Phyllis MacMahon