CADAVERI ECCELLENTI
*****

Nell'Italia meridionale, commissario di polizia indaga sull'assassinio di tre giudici. L'intricato percorso lo porta a Roma e qui, dopo l'uccisione di un giudice della Corte Suprema, scopre un piano destabilizzante, pianificato tra organi politici e alti funzionari dello Stato. Informa il segretario del PCI, ma chi vigila dall'alto ha il potere di fermare entrambi. Rimasti uccisi, la polizia redige un verbale nel quale indica nel commissario, uno squilibrato mentale autore dell'omicidio, mentre i compagni di partito giudicano l'evento delittuoso un caso assestante, poiché non hanno alcuna intenzione di prendere il potere.
Dal romanzo 'Il contesto' (1971) di Leonardo Sciascia, tra i primi film, se non il primo, centrato sugli 'anni bui della Notte della Repubblica', nel quale Francesco Rosi, regista attento alle problematiche civili, nel cinema da sempre libero di agire e parlare lontano dai compromessi, autore di film 'scomodi' (Salvatore Giuliano, Le mani sulla città, Il caso Mattei), lascia da parte il piano formale per immergersi totalmente nel contenuto politico. Film di denuncia nei confronti degli apparati di uno stato che ha trasformato in iperbole i valori costituzionali e che lascia in eredità un potere costruito sulla menzogna e la furia aggressiva. Usa la par condicio nell'attacco indistinto verso tutte le classi politiche, nessuna di queste risparmiate, dalla maggioranza all'opposizione e coglie nei vari passaggi, stretti legami con gli accadimenti che caratterizzarono la vita pubblica italiana di quell'epoca. Come idea di base risulta interessante, ma il ritmo lento, attraversato da lunghi silenzi, la troppa carne al fuoco (depistagli, omicidi, complotti, corruzione), l'uso qualunquistico nell'assegnare, indistintamente a tutti, l'identico grado di colpevolezza e, soprattutto, la mancanza nel saper governare la storia e i personaggi, trasformano il film, sostanzialmente thriller-poliziesco, in un quadro di fantapolitica, didascalico, tempestato dal convenzionalismo allusivo. Boicottato nella distribuzione (e in seguito per i passaggi televisivi), la censura del periodo lo considerò 'sconveniente', particolar modo per gli accenni al connubio mafia-politica e apportò diversi tagli al montaggio originale. Pellicola restaurata della Cineteca Nazionale nel 2005.









comments powered by Disqus


ITA-FRA - 1976

Regia
Francesco Rosi
Sceneggiatura
Francesco Rosi
Tonino Guerra
Lino Iannuzzi
dal romanzo di
Leonardo Sciascia

Fotografia
Pasqualino De Santis
Musica
Piero Piccioni
Cast
Lino Ventura
Tino Carraro
Marcel Bozzuffi
Paolo Bonacelli
Alain Cuny
Maria Carta
Luigi Pistilli
Tina Aumont
Renato Salvatori
Paolo Graziosi
Anna Proclemer
Fernando Rey
Max von Sydow
Charles Vanel





Track Music

(0.30 - 236 KB wav)



Video Clip

(Errore giudiziario)



David di Donatello (ITA)
Premio David: Film - Regia

Nastro d'Argento (ITA)
Nomination: Regia - Sceneggiatura - Attore non protagonista (Tino Carraro) - Attrice non protagonista (Anna Proclemer) - Scenografia

Golden Goblets (ITA)
Premio: Film

Golden Globes (USA)
Premio: Film

Festival Internazionale di Chicago (USA)
Nomination: Film




Home

Kolossal a confronto - Made in Italy - 2002