Bertone, capo della squadra omicidi della questura di Roma indaga su una serie di delitti a matrice politica (di destra) che sta insanguinando la città. Scopre chi organizza il tutto e sventa il pericolo di un colpo di stato. Ma la ricerca lo porterà fino alle alte sfere e il risultato dovrà pagarlo con la vita.
Unico film firmato da Steno con il vero nome, in un raro esempio di cinema drammatico presente nella sua filmografia. E' un noir italiano di buon livello, titolo tratto dall'omonimo "Giallo Mondadori" pubblicato nel 1969 dal romanzo "Uneasy Terms" (1947) di Peter Cheyney, filmato negli anni bui della "notte della repubblica" e chiaramente inclinato in una versione politicamente schierata a sinistra. Prendendo spunto da Confessione di un commissario di polizia al Procuratore della Repubblica (di Damiano Damiani, 1971 con Franco Nero), Vanzina fa emergere, in contemporaneità agli eventi e influenzato dal dramma sociale del periodo, un lavoro autoctono, riuscendo a contenere il filo ideologico della protesta anni '60 e primi '70, attraverso dubbi e incertezze sulle oscure manovre da parte di alti apparati dello stato legati ad ambienti di destra (il tentativo del golpe Borghese). Citazioni da cronache reali, come l'assassinio Pinelli e il commissario Calabresi; ma anche da quelle di cronaca nera: il bandito Cimino, il capitano Valenti, le suore di Grottaferrata, rapine, sequestri e reati comuni. Un grande Enrico Maria Salerno, nei panni del commissario, brillanteggia, in un contorno che non gli è da meno, con personaggi realisti e attori perfetti. È il film che inaugurò il filone poliziottesco all'italiana anni settanta, cui fecero seguito una miriade di imitazioni e contraffazioni di ogni genere. Diede il via ad inutili repliche imperniate sulla delinquenza abituale, con i goffi Milano trema: la polizia vuole giustizia con Luc Merenda (scopiazzata anche la colonna musicale), Italia a mano armata con Maurizio Merli, fino ai turpi romaneschi con Tomas Milian e Bombolo tipo Delitto a Porta Romana, ecc., passando per serial TV più impegnativi come La piovra.
ITA/GER - 1972
Regia
Stefano Vanzina (Steno) Sceneggiatura
Stefano Vanzina
Lucio De Caro Fotografia
Riccardo Pallottini Musica
Stelvio Cipriani
Cast
Enrico Maria Salerno Mariangela Melato Mario Adorf Franco Fabrizi Cyril Cusack Laura Belli Jürgen Drews Corrado Gaipa Giorgio Piazza Ezio Sancrotti Pietro Tiberi Diego Reggente Ada Pometti Sergio Serafini