TERRORE CIECO
See No Evil
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Ragazza cieca, che vive con gli zii nella campagna inglese, impiega un giorno intero per capire che tutti i suoi parenti sono stati trucidati in casa da un assassino maniacale. Trova un braccialetto, perduto dal killer durante la mattanza e, pur non vedente, si mette alla sua ricerca. Anche l'assassino, che rivuole il ciondolo per non farsi identificare, la cerca per ucciderla. Inizia una caccia senza sosta.
Sul finire degli anni '60, quando il cinema diventa moderno e mette in immagini situazioni raccapriccianti fino ad allora soltanto intuite, Richard Fleischer fa un thriller da incubo vero, con il preciso intento di spaventare lo spettatore. Operazione ampiamente riuscita, grazie al congegno di tensione, praticamente continuo, messo in scena dal regista che traduce una storia abbastanza ordinaria in un vero assunto del terrore, ben impresso a livello ambientale (girato in Inghilterra nella contea rurale del Berkshire), claustrofobico, sorretto da un'ottima fotografia e dalla straordinaria performance di Mia Farrow nel ruolo della ragazza cieca. L'assassino non ha volto e neppure movente per le sue azioni criminali e questo aumenta il tasso di suspense, veramente notevole e crea interrogativi sulla reale natura del killer. Almeno un paio di scene da rimarcare: la protagonista cieca che gira in casa camminando tra i cadaveri senza rendersi conto che i suoi parenti sono stati uccisi e la stessa che fugge nel bosco inseguita dal maniaco. Il film deve molto a Gli occhi della notte (1967) di Terence Young, con Audrey Hepburn anche lei nella parte di una non vedente e dal successivo horror-gotico Il giardino delle torture, dal quale è presa in prestito la sequenza iniziale dell'omicidio. Distribuito negli USA con titolo Blind Terror. Nel 2016, annunciato dalla Sony il remake, ancora in fase di sviluppo.

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