Autore di pregio, tra i più importanti della cinematografia inglese ma anche americana, per la quale ha lavorato in coproduzione, pur in una breve filmografia composta di soli 17 film realizzati nell'arco di 42 anni. Artista che fa dell'estetica il punto di partenza d'ogni suo film. Assoggettato rigorosamente al soggetto, ne delinea forme e contenuti prodotti da una tensione creativa tra stile romantico e contenuto realista. Fautore dei grandi scenari, ne preserva le immagini in funzione di vaste panoramiche che accentuano ancor più il percorso narrativo, mai assestato ma facilitato dalla progressiva ampiezza degli sfondi, dalla sontuosità e dalla cura quasi maniacale del dettaglio, elemento ricreativo di atmosfere naturali relative al periodo dove si svolgono i fatti; non a caso, proprio da quest'inclinazione, oltre la metà dei suoi film rientra nella terminologia kolossal-cinematografica. Inizia dai lavori più disparati; poi, all'inizio degli anni '30, seguendo i passi dello sceneggiatore Noel Coward, matura le proprie conoscenze in campo filmico e dopo un decennio di ´osservazioni´ e assistenza sui set, special modo nel settore del montaggio, esordisce al fianco del maestro con il suo primo film, un war-movie del 1942, Eroi del mare. In quegli anni è autore del sentimentale Breve incontro e di due traduzioni da altrettanti romanzi di Charles Dickens, Grandi speranze e Le avventure di Oliver Twist. Passa quindi alla commedia (Hobson il tiranno e Tempo d'estate), ma ben presto modifica il suo standard volgendosi verso le super produzioni. Attraverso coproduzioni inglesi-americane realizza in sequenza sei grandi film colossali (compreso l'americano La più grande storia mai raccontata di George Stevens, dove dirige non accreditato 6 scene) iniziati nel 1957 con il celebre Il ponte sul fiume Kwai, con Alec Guinness molto legato al regista e seguiti dal famosissimo epos Lawrence d'Arabia, estrapolato dai diari del tenente T.E. Lawrence ´I sette pilastri della saggezza´, il film-fiume Il dottor Zivago, tratto dall'omonimo romanzo di Pasternak, l'intimistico La figlia di Ryan (che non raccolse il successo sperato, anzi, fu oggetto di numerose critiche per via dell'eccessiva magniloquenza e lunghezza del film, comunemente estranee per un melodramma) e Passaggio in India, suo ultimo film, incentrato sulle differenze di cultura tra popolo indiano e occidentale sotto il colonialismo inglese. Subito dopo riceve dalla Regina Elisabetta il titolo di Sir Cavaliere della Corona. Muore di cancro nel 1991, quando aveva appena deciso di tornare dietro la cinepresa per dirigere "Nostromo", rimasto irrealizzato, tratto da un'opera del romanziere Joseph Conrad. Ben sei i matrimoni contratti dal regista; cinque conclusi con il divorzio e l'ultimo alla morte di lui. Nell'ordine: Isabel Lean, le attrici Kay Walsh e Ann Todd, poi con Leila Matkar e ancora con Sandra Hotz, per concludere con Sandra Cooke, la sola ad avergli dato un figlio.
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