Il suo nome completo era Otto Ludwig Preminger. Regista e produttore indipendente, nato a Vienna sotto l'impero austro-ungarico. Figlio di un noto giurista si iscrive alla facoltà di legge e, prima ancora, sempre nella capitale, a sei anni è attore nel gruppo del produttore tedesco Max Reinhardt, dove getta le basi del suo avvenire professionale. A 20 anni recita in teatro, fa il suo esordio alla regia e poco tempo dopo è direttore del teatro viennese La Comedie (Komodie) da lui stesso fondato. Dopo vari tour europei, negli anni '30 è primo dirigente del Josefstadt Theater, luogo in cui pianifica una quindicina di regie. Nel 1931 passa al cinema e dirige il suo unico film in lingua tedesca, Il grande amore; poi, nel 1934 emigra negli USA e sotto contratto con la 20th Fox si ritaglia spazi da attore e dirige i suoi primi lavori americani, di routine e non certo esaltanti. Ma sono soltanto prove generali per il decennio successivo, quello del successo, ottenuto con film che variano dal noir, al dramma, alla commedia e al film in costume. In perfetta sintonia con altri due registi connazionali, Fritz Lang e Billy Wilder, anche loro operanti a Hollywood, personifica il proprio stile in un particolare attacco nei confronti di tutto ciò che lecitamente è riconosciuto e sulle forme scaturite da valori morali standardizzati in cliché d'ordinanza. Nella sua fulminante carriera, Preminger fa dell'incontestabilità il punto di riferimento per i suoi personaggi, che ruotano attraverso la debolezza interiore celata all'interno di uno spazio senza confini. Creatore di stili ma anche coerente trasformista, tocca in ogni genere di film argomenti fino ad allora, nel cinema, considerati veri tabù, come la tossicodipendenza (L'uomo dal braccio d'oro, 1955), il cinismo giudiziario (Anatomia di un omicidio,1959), la rivalutazione storica in ottica particolare (Exodus, 1960), il compromesso politico (Tempesta su Washington, 1962), il celibato nella chiesa cattolica (Il Cardinale, 1963), L'incesto e la questione dei figli illegittimi (Bunny Lake è scomparsa,1965) dando così il via a un nuovo corso, quello del post classicismo. Nei primi anni del 1950, prima di lasciare la Fox per produrre autonomamente i suoi film attraverso un proprio studios, la Carlyle Productions, dirige una serie di noir ad elevata concentrazione psicologica, tra i quali spicca Vertigine (1944, dove subentra a Rouben Mamoulian) e altri di spessore: Un angelo è caduto, Il segreto di una donna, I marciapiedi, Seduzione mortale. Firma con tatto ed eleganza Ambra, sontuosa rappresentazione in costume, la commedia Scandalo a corte e il musical La signora in ermellino. Da indipendente gira La magnifica preda e Carmen Jones e, nel periodo della piena maturità, oltre i sopra citati, da ricordare Porgy and Bess, Prima vittoria, Che razza di amici e Operazione Rosebud. Colpito dal morbo di Alzheimer, nel 1979 è costretto al definitivo ritiro. Sposato tre volte con due divorzi; prima con Marion Mill e in seguito con Mary Gardner, poi, nel 1971 si unisce in matrimonio con la costumista Hope Bryce, dalla quale avrà due figli: Gypsy Rose, spogliarellista e Eric Lee, produttore e sceneggiatore.
|