
Il suo nome completo era Edward Davis Wood jr. Apostrofato da epiteti non certo lusinghieri, "regista del nulla", "alcolista", "eterosessuale e bisessuale", "pornografo", "travestito", "filmaker a budget zero", ma soprattutto "il peggior regista del mondo", Edward Wood è stato il regista americano sicuramente più sconquassato della storia del cinema, ma anche quello che ha attirato attorno a se curiosità e, per certi versi, anche discreto fascino scaturito principalmente dalla rozzezza primitiva della scrittura filmica, divenuta, per logica conseguenza, oggetto di culto. Il suo modo di fare cinema può apparire divertente, almeno per coloro che apprezzano la sfrontata assenza di professionalità, le sequenze sconclusionate, i dialoghi insignificanti, il ´non senso´ narrativo, la deprimente qualità artistica degli arredi da lui sempre ´amati´, l'orripilante direzione degli attori, per altro, ad eccezione di Bela Lugosi, allucinanti. La sua totale insignificanza, valutata in tempo reale e riscoperta a posteriori - Tim Burton gli dedicherà, nel 1994, un film biografico dal titolo Ed Wood - ha dato modo di creare un certo mito attorno a questo personaggio che ha trovato nell'ambiguità la sua prioritaria scelta di vita. Arruolato nei Marines dal 1942, partecipa attivamente alla seconda guerra mondiale, indossando sotto la divisa da soldato lingerie femminile. Terminata la guerra, compie gli studi alla Northwestern University, a Chicago nell'Illinois. Nel cinema inizia come stunt e figurante; poi, quando si affaccia ai vertici delle majors presentando i suoi deliranti progetti, gli studios gli chiudono automaticamente le porte in faccia. Èquindi costretto, da solo, indipendente, e con scarsissimi fondi, ad allestire autonomamente tutti i film progettati e in seguito realizzati a tempo record calcolabile nella media settimanale. Sostanzialmente, i suoi lavori più importanti - per usare un eufemismo - sono tre. Quello relativo all'esordio da regista nel 1953, Due vite in una, conosciuto con almeno cinque titoli diversi; trattato, si fa per dire, sul tema del travestitismo. Poi un horror al rallentatore, La donna del mostro (1955) e, infine, il fantascientifico Piano 9 da un altro spazio (annunciato come kolossal), dove dimostra la sua totale incapacità di reggere non soltanto le dimensioni dello sci-fi, ma di tutti i generi. Negli anni '60, senza un soldo riesce ugualmente a sfornare altri due film da incasso zero: Night of the Ghoul e The Sinister Urge. Si arrabatta scrivendo sceneggiature trash e, senza alcun filo logico all'inizio degli anni '70 riesce a distribuire Excite (1970, senza attori) e The Young Marrieds (1971, film sul mondo delle lesbiche). Povero, alcolizzato e isolato da tutti, muore nel 1978, a 54 anni. Dopo il divorzio con la prima moglie Too Young, si risposa all'attrice Kathleen O'Hara.
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